SANTI di Tito

Enciclopedia Italiana (1936)

SANTI di Tito

Odoardo Hillyer Giglioli

Pittore e architetto, nato a Sansepolcro il 6 marzo 1536, morto a Firenze il 23 luglio 1603. Rimase in fondo quasi sempre fedele all'arte del suo maestro Angelo Bronzino e nelle composizioni conservò dignità ed equilibrio, tenendosi lontano dai pericolosi influssi michelangioleschi. Tra le sue migliori pitture d'altare ricorderemo: la Resurrezione di Lazzaro del 1576 nella chiesa di S. Maria Novella a Firenze, la Pietà nella Pinacoteca Civica di Sansepolcro, S. Tommaso davanti al Crocifisso nella chiesa di S. Marco in Firenze. Più disinvolto e gustoso ci appare nell'affresco degli Angeli volanti sulla parete interna della facciata del duomo fiorentino. Insignificanti sono i pochi ritratti da lui eseguiti come: la S. Maria Maddalena dei Pazzi nel palazzo Rucellai e Niccolò Machiavelli in Palazzo Vecchio. Nelle sue architetture rivelò ottime qualità costruttive sia nella bella villa dei Collazzi presso Firenze, attribuita una volta a Michelangelo, sia nell'ex-Convento della Doccia a Fiesole, eretto sui suoi disegni tra il 1599 e il 1605 e trasformato in villa nel 1831, sia nel severo e armonico palazzo Ricasoli in Via Maggio a Firenze.

Il figlio Tiberio Titi, nato nel 1573, morto nel 1627, seguitò in grado minore e senza innovazioni la maniera del padre, terminò alcune pitture di lui ed eseguì ritratti in miniatura e grandi al vero. Ricorderemo quelli del principe Leopoldo dei Medici in fasce nella Galleria Pitti, di Francesco Buonaccorsi nella Pinacoteca di Sansepolcro, di Giovanni Battista Strozzi con la sua famiglia, presso il principe Roberto Strozzi in Firenze.

Bibl.: F. Baldinucci, Notizie dei professori del disegno, ecc., Firenze 1774, VII, pagine 61 e 86; C. Gamba, Santi di Tito, in Il ritratto italiano dal Caravaggio al Tiepolo alla mostra di Palazzo Vecchio nel 1911, Bergamo s. d., pp. 84-87; G. Arnolds, S. di T. pittore di Sansepolcro, in Atti e memorie della R. Acc. Petrarca d'Arezzo, 1933, pp. 33-90; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, IX, vii, La pittura del Cinquecento, Milano 1934, pagine 575-96.