SANGRO, Raimondo di, principe di Sansevero

Enciclopedia Italiana (1936)

SANGRO, Raimondo di, principe di Sansevero

Alessandro Cutolo

Nato a Torremaggiore (Foggia) il 30 gennaio 1710, morto a Napoli il 22 marzo 1771. Dopo avere studiato a Roma presso i gesuiti, tornato a Napoli ampliò e abbellì lo storico palazzo dei di Sangro, iniziandovi la celebre cappella che è, oggi, un caratteristico museo della scultura settecentesca. Raccolse, nelle sale del suo palazzo, oltre a numerosi strumenti meccanici, infinite curiosità, delle quali si ha un elenco a stampa (Breve nota di quel che si vede in casa del principe di Sansevero). Col grado di colonnello di uno dei reggimenti di Carlo III di Borbone, combatté valorosamente a Velletri. Fu tra i primi a introdurre la massoneria nel Regno delle Due Sicilie; inventò nuovi tipi di archibugi e di cannoni, un nuovo sistema di fortificazione, e prese a redigere, dal 1742 al 1750, un Dizionario militare, del quale compose sei grossi volumi in-folio, giungendo alla lettera O. Della sua esperienza militare è frutto la Pratica più agevole e più utile di esercizi, per l'infanteria, ecc. (Napoli 1747), altamente lodata da Federico il Grande. Delle sue innumerevoli invenzioni si ricordano quelle nel campo della pirotecnica; delle industrie tessili; della colorazione dei marmi e dei vetri; della meccanica applicata, ecc. Il suo bizzarro e acuto ingegno, aiutato da un poco di ciarlataneria, lo rese notissimo, ai suoi tempi, nel regno e all'estero. Ebbe anche varie polemiche in materia di religione.

Bibl.: F. Colonna di Stigliano, La cappella Sansevero e don R. di S., in Napoli nobilissima, IV (1895).

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