BRÓDY, Sándor

Enciclopedia Italiana (1930)

BRÓDY, Sándor

Antonio Widmar

Nato ad Eger (Ungheria) il 12 aprile 1863, morto a Budapest il 12 agosto 1924. È considerato come il primo. romanziere naturalista dell'Ungheria contemporanea, ma tuttavia ebbe un carattere pieno di contrasti. Romantico nel profondo dell'animo, cercava sempre di dare espressioni realistiche alle sue idee, e le sue opere, più che armonici risultati di concezioni omogenee in tutti i particolari, risultarono altrettanti complessi di schemi genialmente pensati e finemente espressi. L'irrequietudine della non sempre raggiunta fusione e armonia tra contenuto e forma, fu anche ciò che lo spinse a cercare sfogo in un certo erotismo, che è presente nella maggior parte dei suoi romanzi. Nonostante i suoi difetti, va considerato uno degli scrittori più interessanti della sua epoca. Fondò parecchi giornali e riviste. A Budapest furono rappresentati parecchi suoi lavori teatrali, fra i quali ebbe particolare successo La Maestrina (1909). Fra i suoi romanzi e volumi di novelle vanno menzionati: Il dottor Faust (1888), La Signorina Don Quijote (1888), Miseria, Biancaneve (1894), Il cavaliere del sole (1902), Figure di romanzo (1908), Ly0n Lea (1917), L'amante (1917). Alcuni sono stati tradotti in tedesco.

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