SAN FELICE del Littorio

Enciclopedia Italiana (1936)

SAN FELICE del Littorio

Roberto Almagià

Paese della provincia di Campobasso, situato a 548 m. di altezza sulla più orientale e più elevata delle due gibbosità (l'altra è il M. Glavizza 480 m.) di un rilievo situato fra i valloni Roccile e San Felice, affluenti di destra del Trigno. Era detto fino al 1927 San Felice Slavo, perché con le vicine Acquaviva Collecroce (4 km. a SE) e Montemitro (3 km. a ovest, presso il Trigno) rappresentava un'oasi di genti a parlata slava, discendenti di emigrati serbi e croati profughi dalla Dalmazia centrale probabilmente nella seconda metà del secolo XV, al tempo delle invasioni turche. La località era tuttavia abitata anche precedentemente; nel secolo XVI non aveva più di 200-300 abitanti, diminuiti ancora nel corso del secolo seguente. Al principio del secolo XIX aveva circa 1100 abitanti, cresciuti a 1504 nel 1881 e a 1653 nel 1911. Poi vi fu una diminuzione determinata da emigrazione: nel 1921 gli abitanti erano 1547 e 1587 nel 1931. Non più- di 780 avevano conservato nel 1921 l'originario dialetto, come parlata usuale; oggi esso va sempre più in disuso. Per i caratteri di questo dialetto slavo, v. italia, XIX, p. 930. Il comune, che in passato comprendeva anche Montemitro, ha oggi un'area di 22,9 kmq.; tra le colture prevale il vigneto. Vi sono vaste aree pascolative e boscose.

San Felice dista 78 km. da Campobasso, a cui (come pure a Termoli) è unito da servizio automobilistico.

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