Salviano di Marsiglia. - Scrittore cristiano (sec. 5º), forse di Treviri; laico, dopo alcuni anni di matrimonio si ritirò a vita ascetica a Lérins; quindi, divenuto sacerdote, visse a Marsiglia. Nel De gubernatione Dei (8 libri, 439-451) contrappose ai vizî dei Romani le virtù dei barbari, sostenendo che questi erano lo strumento della Provvidenza per colpire i trasgressori della sua legge. È uno scritto di grande importanza come tentativo di separare la causa della romanità da quella del cristianesimo e di facilitare l'avvicinamento delle popolazioni cristiane al nuovo ordine politico che si andava costituendo.
Scrittore cristiano del sec. V. Nato nella Gallia settentrionale, probabilmente a Treviri, dovette ricevere un'eccellente educazione classica, dalla quale trasse quell'amore per la retorica e per il bello stile che si rivela chiaramente nelle sue opere. Sposata Palladia, figlia di un pagano, la convertì ...
salviano salviano m. e agg. Sostenitore della linea politica di Cesare Salvi, esponente politico della sinistra; relativo a Cesare Salvi. ◆ Il premier non è certo felice dell’immagine divisa offerta dal governo ogniqualvolta rinasce una polemica salviana,...
(o salva-stati, salva Stati) loc. fondo salva-Statile m. Organismo creato dai Paesi dell’eurozona con il compito di emettere obbligazioni e altri strumenti del debito, dal massimo livello di affidabilità, per aiutare gli Stati aderenti all’UE che adottano...