Salerno

Dizionario di Storia (2011)

Salerno


Città della Campania, capoluogo di provincia. Salernum fu fondata dai romani nel 197 a.C., come colonia cittadina, sul luogo di una più antica città, probabilmente di nome Irnthi (dal vicino fiume Irno), saccheggiata da Papio Mutilo (89 a.C.). Contesa fra i bizantini e i goti durante la guerra gotica, fu in mano a Belisario (536-539), quindi a Totila (541). Nuovamente in mano ai bizantini dal 552, passò ai longobardi e divenne parte del ducato di Benevento (646). Quando nell’849 il ducato si frazionò in due Stati indipendenti, S. divenne la capitale di uno di questi due principati. Il periodo della maggior fioritura fu quello del regno di Guaimario V (1027-52), quando S. esercitò una specie di primato politico sugli Stati italiani del Meridione; già allora era famosa la scuola medica che vi aveva sede. Dopo l’assedio nel 1076 da parte di Roberto il Guiscardo, il principato cessò di esistere, ma S. non perse il prestigio di città capitale, poiché Guiscardo, riconoscendone l’importanza, la fece la capitale del suo ducato. Dopo un periodo di splendore (11° sec.), S. fu saccheggiata e in parte distrutta dall’imperatore Enrico VI nel 1194; ebbe un tentativo di ripresa, sotto Manfredi, ma con l’avvento degli Svevi decadde; né la situazione migliorò sotto gli Angioini; data in appannaggio (dal 1268) ai principi ereditari, S. nel 1419 fu ceduta in feudo da Giovanna II a Giordano Colonna. Passato successivamente il principato dai Colonna agli Orsini e infine ai Sanseverino, sotto questi ultimi S. venne a trovarsi capitale di domini vastissimi e nel 1550 poté riscattarsi definitivamente. La rivolta antispagnola di Napoli del 1647 ebbe ripercussioni anche a S., che fu assalita e saccheggiata dagli spagnoli. Nel 1799 S. aderì alla Repubblica napoletana. Durante la Seconda guerra mondiale, nel sett. 1943, gli Alleati operarono uno sbarco nel tratto di costa che da S. si estende fino alla foce del Sele e a Paestum, impadronendosi poi dei colli che circondano la città.

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