SAINT KITTS E NEVIS

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1994)

SAINT KITTS E NEVIS

Giandomenico Patrizi
Carlo Amadei

Stato dell'America Centrale insulare, divenuto indipendente il 19 settembre 1983 (con il nome Saint Christopher e Nevis) nell'ambito del Commonwealth Britannico, membro delle Nazioni Unite e associato all'Unione Europea. Nel 1986 è stata assunta come ufficiale per il nuovo stato la denominazione Saint Kitts and Nevis, corrente nell'uso locale e già adottata negli anni immediatamente precedenti l'indipendenza. Lo stato, ampio 269 km2, è formato da due isole ubicate nella parte più settentrionale dell'arco interno delle Piccole Antille, nel gruppo delle Leeward Islands (Isole Sottovento), la maggiore delle quali, Saint Kitts, occupa i due terzi dell'area totale. Le isole sono di natura vulcanica e risultano notevolmente accidentate ed elevate, superando entrambe i 1000 m s.m., nonostante la loro esigua superficie. Il clima è di tipo subequatoriale, con temperature elevate, bassa escursione termica annua, precipitazioni piuttosto abbondanti e presenti per buona parte dell'anno.

Gli abitanti, che risultavano in numero di 43.308 unità nel 1980, l'ultimo anno per il quale si disponga di dati censuari, nel 1991, secondo una stima, erano rimasti pressoché invariati (44.000): l'aumento naturale è stato evidentemente quasi del tutto compensato da un non trascurabile flusso emigratorio. La popolazione è insediata per poco meno dell'80% nell'isola di Saint Kitts ed è costituita per la quasi totalità (95%) da negri e mulatti. La densità − in media 160 ab./km2 − è molto più alta a Saint Kitts (194) che a Nevis (103). L'unico centro urbano del paese è la capitale, Basseterre, nell'isola maggiore, con appena 18.500 ab.; il centro principale di Nevis, Charlestown, è un villaggio con meno di 2000 abitanti. Lingua ufficiale è l'inglese, per lo più parlato in forma d'idioma creolo. La maggioranza della popolazione appartiene alle chiese anglicana e metodista; i cattolici sono l'11%.

L'economia è fondata in assoluta prevalenza sull'agricoltura, in particolare sulla coltivazione della canna (lo zucchero viene esportato in modeste quantità) e del cotone, quest'ultimo presente soprattutto a Nevis. Le altre attività economiche sono limitate alla pesca, ad alcune piccole industrie (alimentari e del tabacco) ubicate nella capitale, ai servizi turistici che cominciano a svilupparsi sul modello di altri paesi caribici. L'unità monetaria è il dollaro dei Caribi Orientali.

Nel 1992 la rete stradale era di circa 300 km e su di essa circolavano poco più di 6000 autoveicoli. Esiste un unico tronco ferroviario, a scartamento ridotto, a esclusivo servizio dell'industria zuccheriera. La capitale dispone dell'aeroporto internazionale di Golden Rock.

Storia. - Amministrato dalla Gran Bretagna come una singola colonia, il territorio comprendente le due isole e la vicina Anguilla fece parte, fra il 1958 e il 1962, della federazione delle Indie Occidentali Britanniche e nel 1967 ottenne l'autogoverno interno; nel 1971 (formalmente nel 1980) Anguilla si separò da Saint Kitts e da Nevis, restando una dipendenza britannica.

Nel 1970 fu costituita a Nevis un'organizzazione separatista, il Nevis Reformation Party (NRP), che nelle elezioni del 1971 vinse uno dei due seggi riservati all'isola nell'Assemblea legislativa, e in quelle del 1975 entrambi. In tutte e due le consultazioni i sette seggi spettanti a Saint Kitts furono conquistati dal Labour Party, forza politica egemone fin dagli anni Cinquanta, ma nelle successive elezioni del 1980 questo perse tre seggi a vantaggio del conservatore People's Action Movement (PAM), mentre il NRP manteneva i due seggi di Nevis. Si formò così un governo di coalizione fra PAM e NRP, che portò il paese all'indipendenza, nell'ambito del Commonwealth, il 19 settembre 1983. Per soddisfare le richieste del NRP, fu elaborata, con l'opposizione dei laburisti, una costituzione di tipo federalista, che fra l'altro garantisce a Nevis il diritto alla secessione, purché approvata da una maggioranza dei due terzi in un referendum tenuto nell'isola. Quest'ultima dispone di una propria amministrazione e Assemblea legislativa, mentre nella nuova Assemblea nazionale, istituita dopo l'indipendenza, le spettano tre degli undici seggi elettivi.

Le elezioni del 1984 rafforzarono la coalizione di maggioranza, dato che un ulteriore arretramento dei laburisti consentì al PAM di conquistare sei degli otto seggi spettanti a Saint Kitts, mentre il NRP otteneva i tre seggi di Nevis; risultati analoghi si ebbero nelle successive elezioni del 1989, anche se il NRP perse un seggio a favore di una nuova formazione politica, il Concerned Citizens Movement (CCM). Il governo di coalizione, guidato fin dal 1980 dal leader del PAM, K.A. Simmonds, ha cercato di diversificare l'economia del paese, tradizionalmente basata sulla coltivazione della canna da zucchero, e incoraggiare l'afflusso di investimenti stranieri; la crescita produttiva, piuttosto sostenuta, non ha evitato comunque un forte flusso migratorio verso l'estero. Dopo le elezioni del novembre 1993, che hanno registrato una perdita di consensi da parte del PAM (4 seggi, come laburisti) e del NRP (un seggio contro i due del CGM), Simmonds ha mantenuto la guida del governo, ma la sua posizione si è indebolita.

Bibl.: T. Barry, B. Wood, D. Preusch, The other side of Paradise: foreign control in the Caribbean, New York 1984. Per ulteriori indicazioni, v. america, Bibl.: America Centrale e Regione caribica, in questa Appendice.

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