Saccarina

Dizionario di Medicina (2010)

saccarina


Composto organico, immide dell’acido orto-solfobenzoico, che si presenta come una polvere bianca cristallina, inodore, di sapore dolce persistente, ancora percettibile in soluzioni acquose diluitissime. Per il suo fortissimo potere dolcificante (300÷500 volte maggiore di quello del saccarosio) la s. è l’edulcorante ipocalorico sintetico più diffuso. È utilizzabile tal quale o come sale di sodio, potassio e calcio; presenta stabilità nel tempo e resistenza alle alte temperature: per questo trova impiego in preparazioni sia farmaceutiche sia alimentari. Presenta un retrogusto amarognolo che può essere ridotto associandola ad altri edulcoranti (sorbitolo, fruttosio, mannitolo, ciclammato). La s. non viene metabolizzata dall’organismo ed è eliminata con le urine. Sospettata di indurre un aumento dell’incidenza del cancro della vescica, il suo uso è vietato in gravidanza e nell’infanzia; la dose massima giornaliera per l’adulto è di 5 mg/kg.