Ruggèri, Ruggero

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Attore (Fano 1871 - Milano 1953); esordì come filodrammatico; scritturato da E. Novelli, fu poi nella compagnia Talli-Gramatica-Calabresi, dove si affermò interpretando per la prima volta Aligi nella Figlia di Iorio di D'Annunzio. Formò ben presto sue compagnie, recitando Shakespeare e soprattutto gli scrittori francesi del boulevard, che maggiormente gli assicurarono il successo: Bernstein e Bataille, Nozière, De Flers e Caillavet, più tardi Amiel, Savoir, Guitry, Achard. Fu tra i primi e maggiori interpreti pirandelliani (Il piacere dell'onestà; Il gioco delle parti; Enrico IV; Tutto per bene; Non si sa come). Attore dalla linea impeccabile, dalla voce ricca di sfumature e di echi, le sue interpretazioni, col passare degli anni, acquistarono sempre più in suggestione e compiutezza. Dopo la seconda guerra mondiale portò nei teatri di tutto il mondo le sue due ultime e più alte interpretazioni: Assassinio nella cattedrale di Th. S. Eliot e i Dialoghi di Platone. Ha lasciato note e ricordi e una serie di caricature di attori (disegnate per la rivista teatrale Il piccolo Faust).

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