GOCLENIO, Rodolfo

Enciclopedia Italiana (1933)

GOCLENIO, Rodolfo (Rudolph Göckel, latinizzato in Goclenius)

Guido Calogero

Filosofo tedesco, nato a Corbach (Waldeck) il i° marzo 1547, morto a Marburgo l'8 giugno 1628. Dal 1581 insegnò fisica, e poi matematica, logica ed etica, all'universid di Marburgo.

All'immensa fama di cui godé in vita, e che attrasse, alla scuola de "Platone di Marburgo" e "Aristotele cristiano", gran numero di scolari, non corrispose il suo reale valore. Temperamento non originale, incline a un conciliante eclettismo, fu aristotelico ma non senza simpatie per il platonismo, e, nella lotta a quel tempo imperversante tra seguaci e avversarî di Pietro Ramo, prese posto nell'intermedia schiera dei cosiddetti "Semiramisti".

Nell'enomme massa dei suoi scritti possono essere ricordati l'Isagoge in Organon Aristotelis (Francoforte 1598: dove appare tra l'altro quel nuovo tipo di sorite, che fu detto appunto soreites Goclenianus, e che è forse l'unico documento della sua originalità speculativa), la Ψυχολογία, hoc est de hominis perfectione, ecc. (Marburgo 1590: prima opera in cui venga usato il termine "psicologia"), e il Lexicon philosophicum, quo tamquam clave philosophiae fores aperiuntur (Francoforte 1613).

Bibl.: Freudenthal, in Allgemeine Deutsche Biographie, IX, Lipsia 1879, pp. 308-12.