ROBERTO I re di Scozia

Enciclopedia Italiana (1936)

ROBERTO I re di Scozia (Roberto Bruce VIII)

Reginald Francis Treharne

Figlio di Roberto Bruce VII e di Margery contessa di Carrick, nacque nel 1274. Avendo ereditato dalla madre la contea di Carrick (1292) e dal padre le terre dei Bruce nello Yorkshire e nell'Annandale (Dumfriesshire) nel 1304, fu vassallo tanto della corona inglese quanto di quella scozzese. Suo nonno Roberto Bruce VI era stato pretendente alla corona scozzese, nella sua qualità di figlio d'Isabella, che era figlia di Davide conte di Huntingdon, fratello minore di Guglielmo re di Scozia (1165-1214). Roberto VI si era però sottoposto a un arbitrato di Edoardo I, deciso in favore di John Balliol (1292), e tanto Roberto VII quanto R. VIII presero le parti di Edoardo quando il Balliol si ribellò (1295). Entrambi inoltre resero omaggio di vassalli a Edoardo come re di Scozia (1296). Divenuto però malcontento, R. si unì alla rivolta di Wallace (1297), riaccese la lotta nella regione sud-occidentale, dopo che Wallace fu sconfitto nel luglio 1298 a Falkirk, e quando Edoardo abbandonò la lotta egli divenne uno dei nuovi reggenti sotto John Comyn di Badenoch, capo della fazione del Balliol (gennaio 1299). Quando Edoardo riconquistò la Scozia negli anni 1302-04, il Comyn, R. e gli altri nobili fecero atto di sottomissione (febbraio 1304), e R. con altri due magnati consigliò Edoardo sulla rappresentanza della Scozia nel parlamento del settembre 1305, il quale formò, nelle sue linee essenziali, la nuova costituzione scozzese. Sebbene in apparenza aiutasse Edoardo, R. organizzò una cospirazione aristocratica per risollevare la pretesa della propria famiglia alla corona e dopo avere ucciso a tradimento il suo maggior rivale, Comyn, nella chiesa francescana di Dumfries (10 gennaio 1306), proclamò una rivolta nazionale. Il popolo e molti dei nobili si unirono a lui, sicché il 25 marzo fu coronato a Scone. A sostenere le parti di Edoardo rimasero solo le guarnigioni e alcuni dei nobili, e Edoardo proclamò R. ribelle e traditore. Scomunicato da Clemente V e sconfitto il 26 giugno a Methven da Aymer de Valence, R. fuggì a Rathlin (Irlanda), ma nel maggio 1307 tornò e sconfisse il Valence e il Gloucester in due battaglie. Morto Edoardo I nel luglio 1307, il successore Edoardo II abbandonò la guerra, lasciando R. libero di dominare la Scozia. Lentamente egli s'impadronì dei castelli che, tenuti da guarnigioni professionali, esigue ma coraggiose e molto abili, richiesero lunghi assedî. Fortemente sostenuto dal popolo, R. annientò i Comyn di Badenoch, i Balliol di Galloway e altri nobili che formavano l'ostacolo principale (1308); nel 1310 il clero scozzese, che fino allora gli era stato ostile, lo riconobbe come re. R. fece frequenti saccheggi nell'Inghilterra settentrionale, e quando Edoardo II invase la Scozia (1311), R., evitando la battaglia, lo costrinse a ritirarsi senza nessun risultato. Nel 1313 s'impadronì di Perth, nel 1314 di Roxburgh e Edimburgo, e assediò Stirling, ultima grande fortezza inglese, costringendone la guarnigione a promettere di capitolare se non fosse stata soccorsa entro il 24 giugno 1314. Edoardo marciò verso il nord con un grande esercito di soccorso, ma R., con forze inferiori, lo distrusse per la sua abilità tattica a Bannockburn (24 giugno 1314). Stirling e gli altri castelli si arresero, e il prestigio militare guadagnato a Bannockburn permise a R. di unificare la Scozia come non era mai stata unita prima. Alleandosi con la Francia e con l'opposizione baronale in Inghilterra, egli devastò le regioni settentrionali inglesi senza esserne impedito e nel 1315 mandò il proprio fratello Edoardo a capeggiare una grande sollevazione celtica in Irlanda. Edoardo fu coronato re dell'isola e R. lo seguì nel 1316. Nel 1318 però Edoardo venne ucciso e la rivolta fallì; ma nonostante questo, R. era riuscito a distruggere l'effettiva autorità inglese in Irlanda per i successivi 200 anni. Tornato in Scozia nel 1317 R. s'impadronì a tradimento di Berwick (1318) e devastò l'Inghilterra fino a Ripon, nonostante gl'interdetti papali. Nel 1319 Edoardo II assediò Berwick con grandi forze, ma Douglas, il luogotenente di R., fece una incursione nello Yorkshire e poco mancò che non catturasse la regina a Pontefract. Edoardo II concluse allora una tregua. Nel 1322 R. devastò la regione nord-occidentale inglese fino a Preston; Edoardo II allora invase la Scozia senza costringere il nemico a battaglia, ma sulla via del ritorno fu sorpreso dagli Scozzesi nello Yorkshire e per poco non cadde loro prigioniero. I magnati dell'Inghilterra settentrionale, per salvare le proprie terre, conclusero tregue personali con R., e nel 1323 anche Edoardo II concluse una tregua di 13 anni che mise fine alla guerra dell'indipendenza scozzese. Il papa riconobbe il titolo di R. che, nei rimanenti anni della sua vita, riorganizzò l'esercito, creò un sistema amministrativo, fondò una nuova nobiltà sulle terre confiscate ai proprî nemici e diede alle città scozzesi una rappresentanza in parlamento. Nel 1328, rinnovando le devastazioni sui confini, costrinse il governo inglese a riconoscerlo re di Scozia e ritirò ogni pretesa di supremazia alla pace definitiva di Northampton, quando il suo erede, Davide, sposò Giovanna, figlia di Edoardo III. R. morì di lebbra il 7 luglio 1329, dopo aver fatto della Scozia una nazione e uno stato.

Bibl.: T. F. Tout, Political History of England, III, 1216-1377, a cura di W. Hunt e R. L. Poole, Londra 1920; Cambridge Medieval History, VII, Cambridge 1932; J. H. Burton, History of Scotland, Edimburgo 1905; P. Hume Brown, History of Scotland, Cambridge 1911; C. S. Terry, History of Scotland, ivi 1920.