TOWNE, Robert

Enciclopedia del Cinema (2004)

Towne, Robert

Patrick McGilligan

Sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, nato il 23 novembre 1934 a Los Angeles. Autore prolifico capace di affrontare con sensibilità varie tematiche, ha lavorato intensamente talvolta non comparendo con il suo vero nome o non venendo accreditato ufficialmente. Soprattutto a partire dagli anni Settanta T. ha collaborato con grandi registi, mettendo al loro servizio il suo mestiere. Il valore della sceneggiatura di Chinatown (1974) di Roman Polanski è stato, infatti, riconosciuto, nel 1975, con il Golden Globe e il premio Oscar.

Figlio di immigrati ebrei russi (il padre cambiò il nome da Schwartz in Towne), studiò filosofia e letteratura al Pomona State College, per poi arruolarsi nell'esercito e, successivamente, frequentare il corso di recitazione di Jeff Corey, dove conobbe l'esordiente regista e produttore indipendente Roger Corman. Assunto da Corman a ventun anni come sceneggiatore, attore e factotum, T. ebbe modo di scrivere la sua prima sceneggiatura per The last woman on Earth (1960), un film di fantascienza sui sopravvissuti di un disastro nucleare. Agli inizi degli anni Sessanta, scrisse, sempre per Corman, spesso non accreditato, altri film, per lo più mediocri (ma diventati cult movie per i cinefili), in alcuni dei quali comparve come attore, usando vari pseudonimi, tra cui Edward Wain. Contemporaneamente iniziò a lavorare come revisore di sceneggiature altrui, creandosi una reputazione che crebbe dopo il suo contributo, non accreditato, a film quali Bonnie and Clyde (1967; Gangster story) di Arthur Penn e The godfather (1972; Il padrino) di Francis Ford Coppola. L'attività di correzione di lavori firmati da altri è proseguita nel corso della sua carriera durante la quale ha lavorato a film quali Orca, noto anche come Orca ‒ Killer whale (1977; L'orca assassina) di Michael Anderson, e Frantic (1988) di Polanski.In effetti, prima del 1973, il nome di T. era comparso in pochi film, peraltro di scarso rilievo. Ma The last detail (1973; L'ultima corvée) di Hal Ashby, tratto da un romanzo di D. Ponicsan, su due trucidi ufficiali che devono scortare in carcere un giovane marinaio accusato di furto, fu una grande rivelazione. Film duro e dal linguaggio estremamente sboccato, ma venato di una profonda umanità, ottenne la nomination all'Oscar per la migliore sceneggiatura. Nel 1974, lavorando a stretto contatto con Polanski, soprattutto nella versione finale della sceneggiatura, T. scrisse Chinatown, un noir d'epoca di sapore chandleriano, con Jack Nicholson nel ruolo di un investigatore privato coinvolto in una storia di omicidi, incesto e speculazione edilizia a Los Angeles. Ottenne quindi una nuova nomination all'Oscar per Shampoo (1975) di Ashby, una pochade provocatoria, ambientata all'epoca delle elezioni di R. Nixon alla presidenza degli Stati Uniti, cui fece seguito la sceneggiatura di The Yakuza (1975; Yakuza) di Sydney Pollack firmata da T. con Paul Schrader.Del 1984 è Greystoke: the legend of Tarzan, lord of the apes (Greystoke ‒ La leggenda di Tarzan signore delle scimmie) di Hugh Hudson, riuscita rivisitazione della storia di Tarzan, che però T. ha rifiutato di firmare con il suo nome, ottenendo quindi, nel 1985, la nomination con lo pseudonimo di P.H. Vazak. La sceneggiatura del successivo The two Jakes (1990; Il grande inganno), atteso sequel di Chinatown, bloccato a seguito di una serie di dissensi creatisi in fase di preproduzione, è stata terminata dal regista del film, Jack Nicholson. Precedentemente T. aveva firmato, come regista, oltre che come sceneggiatore, Personal best (1982; Due donne in gara), storia di due atlete in gara per le Olimpiadi, e Tequila sunrise (1988; Tequila connection), un noir ambientato a Los Angeles con Mel Gibson, Michelle Pfeiffer e Kurt Russel, entrambi film originali e di buon livello. Ha poi riscosso ottimi consensi di pubblico con una serie di film costosi e superficiali, seppure ben scritti: Days of thunder (1990; Giorni di tuono) di Tony Scott, The firm (1993; Il socio) di Pollack, Love affair (1994; Love affair ‒ Un grande amore) di Glenn Gordon Caron, Mission: impossible (1996) di Brian De Palma, Without limits (1998; No limits) di cui è stato anche regista, e Mission: impossible-2 (2000) di John Woo.

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