SCHUMAN, Robert

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)

SCHUMAN, Robert

Armando SAITTA

Uomo politico francese, nato nel Lussemburgo il 29 giugno 1886. Già democratico popolare e ora uno degli esponenti del MRP, fu eletto deputato della Mosella nel 1919 e, come presidente della commissione per l'Alsazia e Lorena, ebbe una parte notevole nei provvedimenti conseguenti all'annessione di queste due provincie alla Francia. Successivamente più volte rieletto, entrò il 21 marzo 1940 nel gabinetto Reynaud come sottosegretario alla presidenza per i rifugiati e conservò tale carica anche con Pétain, fino al 12 luglio 1940. Più tardi fu deportato in Germania (aprile 1941). Dopo la liberazione di nuovo deputato della Mosella, ha tenuto il portafoglio delle Finanze nei gabinetti Bidault e Ramadier. Apertasi la grave crisi della successione al ministero Ramadier, Schuman riuscì il 27 novembre 1947 là dove L. Blum era fallito: a costituire un nuovo gabinetto sulla base della terza forza, ma tale successo fu dovuto all'aver sensibilmente spostato l'asse governativo verso destra.

Sconfitto dinanzi all'Assemblea nazionale per un voto di sfiducia circa i crediti militari, il gabinetto da lui presieduto diede le dimissioni il 19 luglio 1948. Nella successiva formazione Marie, di centro-sinistra, S. tenne il portafoglio degli Esteri e il 5 settembre tornò per due giorni a capo di un governo che il 7 settembre cadde per voto di sfiducia dell'assemblea. Nel successivo Governo Queille (10 settembre 1948), S. riassunse il portafoglio degli Esteri. In tale qualità si è incontrato con De Gasperi a Parigi il 23 novembre e con Sforza a Cannes il 20-2i dicembre 1948 e poi a Parigi il 18 febbraio 1949.

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