Marett, Robert Ranulph

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Antropologo britannico (isola di Jersey 1866 - Oxford 1943). Esponente dell'orientamento evoluzionistico, si occupò prevalentemente di pratiche e credenze magico-religiose. Tra le opere: The threshold of religion (1909); Head, heart and hands in human evolution (1935).

Vita

Compiuti gli studi al Victoria College a Jersey e al Balliol College di Oxford, dal 1928 fino alla morte fu rettore dell'Exeter College di Oxford, dopo aver ricoperto vari altri incarichi, tra i quali quello di tutor di filosofia. Fu tra i promotori della fondazione della Oxford university anthropological society (1909) e dal 1910 al 1934, subentrò a Tylor come reader di antropologia sociale.

Opere e pensiero

Si occupò quasi esclusivamente di pratiche e credenze magico-religiose secondo l'orientamento evoluzionistico. Più esplicitamente dei suoi maestri Tylor e Frazer, M. riconosceva il debito dell'etnologia verso le teorie darwiniane, grazie alle quali, secondo lui, ci si era convinti che, nonostante la varietà e la differenza nel ritmo di sviluppo, tutto il mondo, fisico e umano, è strettamente imparentato e soggetto ad analoghe "leggi" evolutive. Interessandosi principalmente di religioni "primitive", teorizzò, sulla scia della tematica tyloriana, uno stadio preanimistico dello sviluppo delle credenze e delle pratiche magico-religiose, nelle quali egli riconosceva come prevalente una componente psicologica emotiva. Per lui materia prima dell'esperienza magico-religiosa sono la credenza e il senso del soprannaturale. Magia e religione nascono ambedue da un primordiale ed ereditario senso di timore misto a riverenza "che spinge l'uomo, prima che a pensare e a teorizzare su di esso, a relazioni personali col soprannaturale". La definizione minima di religione è per lui la formula mana-tabù, che dà conto della credenza in forze impersonali sovrumane. Più in generale egli ritiene che la magia, che come la religione trae origine da una basilare esperienza magico-religiosa, si sviluppa in pratiche non corrispondenti al bene comune, mentre la religione si organizza in pratiche e credenze che con esso si armonizzano funzionalmente. Opere principali: The threshold of religion (1909); Anthropology (1912); Psychology and folklore (1920); Man in the making (1928); Faith, hope and charity in primitive religion (1932); Sacraments of simple folk (1933); Head, heart and hands in human evolution (1935).

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