CANIGIANI, Ristoro

Enciclopedia Italiana (1930)

CANIGIANI, Ristoro

Santorre Debenedetti

Figlio di Piero, che fu un cospicuo cittadino fiorentino, noto per gli alti uffici e per gli elogi che gli tributa il Boccaccio. Poco si sa della vita di Ristoro. Nel 1376 era ambasciatore del suo comune a Napoli, nel '78 capitano di parte guelfa; morì nel 1380. A Bologna, ove s'era rifugiato durante la pestilenza del 1363, compose un poema in 44 canti in terzine, il Ristorato (ed. Razzolini, Firenze 1847; sul testo, v. Galvani, in Propugnatore, IV, 11, 3), elaborazione poetica del Fiore di Virtù con reminiscenze dantesche.

Bibl.: C. Frati, Ricerche sul "Fiore di virtù", in Studi di filol. rom., VI (1893), p. 303; S. Debenedetti, Il codice udinese Ottelio, in Memorie storiche forogiuliesi, VIII (1912), p. 110.

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