Ripatransone

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Comune della prov. di Ascoli Piceno (74,2 km2 con 4414 ab. nel 2008). Il centro è posto a 494 m s.l.m. tra le basse valli dei fiumi Tesino e Menocchia. Attività agricole. Industrie agroalimentari, calzaturiere e di materiali edili.

Il nome pare derivi dalla famiglia dei Dransone o Transone, che, avuto il luogo in feudo dal vescovo di Fermo nell’11° sec., riunì i castelli di Monte Antico, Capo di Monte, Rofflano e Agello nel centro attuale. Al principio del 13° sec. furono eletti i primi consoli; dal 1212 R. fu libero Comune, spesso in lotta con Fermo e Offida. Dal 1415 al 1515 fu saccheggiata tre volte: dai soldati dei Malatesta, da Francesco Sforza (1442) e infine dagli Spagnoli. Nel 1571 fu elevata da Pio V al grado di città sotto il dominio diretto di Roma, e a sede di vescovato (dal 1589 la diocesi è suffraganea di Fermo).

L’abitato, che si sviluppa longitudinalmente sul dorso di una collina, è cinto di mura (1442) e ha case del 14°-16° sec., tra cui notevole il Palazzo del podestà (1304). Tra le chiese, la più antica è S. Niccolò che ha parti del 9° sec.; la cattedrale, iniziata nel 1597 su disegno di G. Guerra, ha la facciata del 1842 e conserva dipinti e sculture barocche.

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