RÍO DE ORO

Enciclopedia Italiana (1936)

RÍO DE ORO (A. T., 109-110-111)

Attilio Mori

Territorio costiero dell'Africa occidentale che si estende lungo l'Atlantico a sud del Marocco, fino alla base della penisoletta che chiude a ovest la Baia del Levriero presso il 21° lat. N. Il nome deriva da quello della profonda insenatura che si apre sulla costa medesima poco a nord del Tropico del Cancro, sulla quale, come su altri punti del litorale adiacente, si erano, sino dalla metà del sec. XV, stabiliti i Portoghesi che dalla polvere d'oro ivi raccolta chiamarono la località Rio d'Ouro. Nel 1580 passò sotto il dominio della Spagna, che mostrò disinteressarsene, mentre agenti commerciali inglesi si stabilivano a Capo Yubi, punto più prossimo all'isola di Fuerteventura (Canarie). Solo dopo il 1884, in seguito al movimento coloniale accentuatosi in quel tempo e a prevenire usurpazioni, la Spagna pensò a rivendicare quel possesso stabilendosi nella insenatura che gli Spagnoli ribattezzarono Río de Oro e facendo riconoscere il suo protettorato sulla retrostante regione dell'Adrar e sull'adiacente costa. Regolari convenzioni, concluse con la Francia il 27 giugno 1900 e il 3 ottobre 1904, ne definirono i confini col Marocco e l'Africa Occidentale Francese, portando i confini stessi dalla parte del Marocco all'Uadi Dra, lasciando però alla Spagna il territorio di Ifni posto alquanto a nord dell'uadi anzidetto; località che la Spagna, ritenendo di potere identificare con la sua antica stazione di S. Cruz de Mar Pequeña, aveva rivendicato dal Marocco sino dal 1860, ma che fu occupata militarmente solo nell'aprile 1934; essa costituisce pertanto un "enclave" spagnolo nel Marocco francese. Il confine con l'Africa Occidentale Francese è segnato dal 9° meridiano a partire dall'uadi Dra sino al 26° parallelo, che segue poi sino al 12° meridiano, quindi da questo stesso meridiano sino al Tropico; successivamente da una linea convenzionale che raggiunge il 21° parallelo, seguendolo poi sino alla costa. Entro questi confini l'area del territorio si estende per 285.200 kmq. e conta una popolazione di appena 32.000 ab., costituita di Mauri, prodotto d'incrocio di Arabi, Berberi e Negri, musulmani, parlanti uno speciale linguaggio e in gran parte pastori nomadi. La regione, che nel suo complesso presenta i caratteri propri del Sahara, è costituita nell'interno da tavolati di formazioni paleozoiche ed arcaiche (quarziti, arenarie), e da formazioni neogeniche marine nella zona costiera. L'altitudine dei rilievi non supera i 500 m. La costa, che si sviluppa per un migliaio di km., è generalmente bassa, uniforme e orlata da dune. Il clima è quello delle regioni sahariane, notevolmente attenuato dall'influenza marina. La media temperatura estiva oscilla tra i 20° e i 25°, quella invernale è di circa 15°; le precipitazioni non arrivano a 200 mm. Nessun fiume attraversa la regione, la quale appare peraltro solcata da numerosi "uidian". Scarsa la vegetazione, rappresentata da piante xerofile e da rari gruppi di palme; più sviluppata nella parte settentrionale dove si rende possibile la coltivazione dei cereali. In complesso limitatissime le risorse economiche, rappresentate dall'allevamento dei cammelli, dalla raccolta dei sali (cloruro di sodio e di magnesio) e più specialmente dalla pesca alla quale attendono pescatori spagnoli cui è concesso praticarla anche nella Baia del Levriero e nelle acque di Port Ètienne che rientrano nei confini francesi. La viabilità interna è rappresentata da alcune cammelliere; le relazioni esterne si effettuano solo per le Canarie. Capoluogo della colonia, che ha preso oggi ufficialmente il nome di Sahara Occidentale, è Villa Cisneros, posta sulla penisoletta che chiude ad ovest la insenatura del Río de Oro, piccolo centro di 253 ab., importante scalo della navigazione aerea transatlantica.

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