Rifermarsi

Enciclopedia Dantesca (1970)

rifermarsi

Maurizio Dardano

Appare una sola volta, con il senso di " fissare ", " rendere stabile ", comune anche a ‛ fermare ' (v.), in Cv IV XXI 14. La scelta di r. sembra dipendere dalla presenza, nel contesto, di ‛ rifrenare ': corrisponderebbe cioè all'intento di attuare una ripresa verbale, fenomeno frequente nell'opera (v. PARONOMASIA): E però vuole santo Augustino... che l'uomo s'ausi a ben fare e a rifrenare le sue passioni, acciò che questo tallo... induri, e rifermisi ne la sua rettitudine.

Il verbo compare anche in variante: rifermossi, " si fermò di nuovo ", " poté nuovamente concentrarsi " (Petrocchi), in luogo di riformossi, in Pg XXXII 13.

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