Carpentieri, Renato

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Attore e regista italiano (n. Savignano Irpino, Avellino, 1943). Stimato e rinomato  autore, regista e attore di teatro, dal 1965 al 1974 si è dedicato ad attività di organizzazione e promozione culturale, teatrale e cinematografica, è stato membro del gruppo Nuova Cultura, poi ha fondato il Teatro dei Mutamenti e la Società Napoletana di Poesia. Ha esordito sul grande schermo nel 1990 in Porte aperte, regia di G. Amelio, con cui ha collaborato a lungo. Attore eccezionalmente versatile nella sua carriera è stato diretto da registi quali N. Moretti, i fratelli Taviani, D. Luchetti, G. Salvatores e M. Martone. Tra i film: Il portaborse (1991), Il ladro di bambini (1992), Puerto Escondido (1992, con cui nel 1993 ha vinto il Nastro d'argento come miglior attore non protagonista), Morte di un matematico napoletano (1992), Sud (1993), Caro diario (1993), Fiorile (1993). C. ha anche recitato per il piccolo schermo, ha partecipato tra l’altro a La Squadra e a Don Matteo che lo hanno reso popolare. Tra le ultime pellicole interpretate: Corpo celeste (2011), La scoperta dell'alba (2013), Il giovane favoloso (2014), La stoffa dei sogni (2016), La tenerezza (2017, con cui nello stesso anno ha vinto il Nastro d'argento e nel 2018 il David di Donatello come miglior attore protagonista), Una storia senza nome (2018), presentato fuori concorso alla 75a edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, Ride (2018), Momenti di trascurabile felicità (2019), Hammamet (2020), La vita davanti a sé (2020), La stranezza (2022) e I peggiori giorni (2023).

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