REA

Enciclopedia Italiana (1935)

REA (‛Ρέα, da ῥέω "scorro", con allusione alla pioggia fecondatrice)

Nicola Turchi

È la forma minoica, diffusa nel bacino dell'Egeo e localizzata particolarmente a Creta, della "grande madre" che si trova adorata in tutta l'Asia Minore dove assume nomi diversi secondo i luoghi: Cibele in Frigia, Mâ in Cappadocia, Anahita in Armenia, Artemide in Efeso, ed è raffigurata seduta, in aspetto matronale, sui bassorilievi rupestri degli Hittiti. Essa s'identifica con la Terra madre, e di questa ha gli attributi essenziali a cominciare dalle statuette egee: seni sporgenti, serpente, animale ctonico per eccellenza, atteggiamento dominatore quale si rileva dalle gemme dove R. appare gradiente su le montagne fiancheggiata da leoni e da altre figure umane o animali in atto di adorazione.

Omero la menziona una sola volta (Iliade, XV, 187). Esiodo invece narra a lungo il suo mito nella Teogonia (453-500), relativo allo Zeus cretese, concezione tutta egea e anatolica, di tipo misterico, ben diversa da quella tutta uranica dello Zeus olimpico. Secondo questo mito, R. è la moglie di Krono cui ha partorito cinque figli: Estia, Demetra, Era, Ade, Posidone, che il padre ha divorato perché sa che uno dei figli lo dovrà detronizzare. Quando sta per partorire Zeus, R. si rifugia nell'isola di Creta dove in una caverna del monte Ditte dà alla luce il fanciullo. I Cureti, battendo a ritmo di danza le loro armi, impediscono che si sentano i vagiti del neonato e R. compie l'inganno dando a ingoiare a Krono in luogo di Zeus una pietra ravvolta in un panno. Questa pietra sta al suo posto nel culto cretese di R., perché richiama la pietra di fulmine (ascia) caratteristica di quel culto e la pietra meteorica che simboleggiava in Frigia la dea Cibele, una delle forme anatoliche di R. Essa pertanto forma con Zeus giovane la coppia anatolica (cfr. Cibele e Atti) che raffigura la terra feconda e fecondatrice: e come tale è ricordata nella speculazione filosofico-mistica posteriore degli orfici e dei neoplatonici.

Il culto di R. si trova diffuso qua e là per la Grecia, specie in associazione con quello di Zeus e di Krono. In Atene, nel peribolo dell'Olimpieo, v'era un antico tempio di Krono e Rea; in Arcadia nel monte Taumasio stava una grotta sacra a R. dove solo le sacerdotesse potevano entrare; in Olimpia uno dei sei altari del complesso santuario era dedicato alla coppia Krono e Rea. Si capisce che in Creta essa aveva un rilievo speciale, ed i ruderi di un suo tempio sono stati trovati presso Cnosso. La festa attica delle Kronie (12 di Ecatombeone, luglio-agosto) era dedicata anche a Rea. Uno speciale sacrificio a R. era celebrato a Cos e a Mileto.

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