Dufy, Raoul

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Pittore francese (Le Havre 1877 - Forcalquier, Basses-Alpes, 1953). Dopo un'infanzia difficile riuscì a studiare a l'École des beaux-arts di Le Havre, e poi a recarsi, con una modesta borsa di studio, a Parigi (1901), ove seguì dapprima i corsi di P. Bonnat e studiò la pittura impressionista; quindi, vivamente colpito dalla mostra di V. van Gogh (1901) e venuto a contatto con H. Matisse (1905), divenne anch'egli fauve con grande originalità di modi. Nel 1907, abbandonando il colore puro, si volse a ricerche di costruzione degli oggetti, con riferimento a P. Cézanne e parallelamente a H. Matisse e a P. Picasso. Fino al 1911 la sua pittura si distinse per rigorosa severità. In quell'anno incominciò a incidere matrici per tessuti, il colore riprese gradatamente un ruolo dominante; alcuni viaggi (Italia 1922, Nizza e Antibes 1926, Marocco 1935), il ritiro a Perpignan (1940) furono tappe interessanti del percorso di un grande colorista, ma nel 1944 D. arrivò a dipingere quadri d'un solo colore, come Le violon rouge, Marine noire. Nel 1950 era a Boston per dipingere scenarî per J. Anouilh; al ritorno in Francia si trasferì a Forcalquier. Svolse anche un'attività geniale e multiforme di decoratore: modelli di stoffe per la casa Bianchini-Ferier, cartoni per arazzi di Beauvais, illustrazioni per opere di G. Apollinaire (Le Bestiaire, Almanach de Cocagne, ecc.), di S. Mallarmé (Les madrigaux), ecc., e squisite decorazioni su ceramiche.

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