La Càpria, Raffaele

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Scrittore italiano (Napoli 1922 - Roma 2022). Autore tra i più significativi del secondo Novecento italiano, ha al suo attivo una vasta produzione di narratore e di saggista. Nel suo romanzo più noto, Ferito a morte (1961, premio Strega), un'ardita sperimentazione viene adibita alla rappresentazione dell'ingorgo psicologico e culturale di un personaggio e della sua generazione. Testimoniando il forte intento unitario sotteso alla narrativa di L.C., Ferito a morte è poi confluito col precedente Un giorno d'impazienza (1952) e con il successivo Amore e psiche (1973) in Tre romanzi di una giornata (1982). Napoli, la città lasciata in gioventù per Roma, è quasi sempre, con le sue vicende e la sua cultura, al centro dell'opera di L.C. (La neve del Vesuvio, 1988; Capri e non più Capri, 1991; L'occhio di Napoli, 1994; Napolitan graffiti: come eravamo, 1998). Tra i vari riconoscimenti, L.C. ha ricevuto il premio Campiello alla carriera (2001) e, per L'estro quotidiano, il premio Viareggio per la narrativa (2005). Della sua produzione successiva vanno segnalati il romanzo epistolare e autobiografico L'inchiesta amorosa (2006); le raccolte Quattro storie d'amore (2007) e Guappo e altri animali (2007); America 1957, a sentimental journey (2009), lucido saggio sulla società statunitense del dopoguerra; A cuore aperto (2009), sorta di diario di convalescenza in cui ricuce lungo il filo della memoria ricordi personali, meditazioni filosofiche ed esperienze letterarie; Un amore al tempo della Dolce Vita (2009), in cui ricorda, attraverso le vicende dei due protagonisti, la Roma degli anni Sessanta; Quando la mattina scendevo in piazzetta (2011), riflessione su Capri percorsa da vene intensamente autobiografiche; il testo Esercizi superficiali (2012), sorta di bilancio di un'esistenza punteggiato di riflessioni e pensieri sull'Italia contemporanea; la raccolta di racconti Doppio misto (2012); il testo Novant'anni di impazienza. Un'autobiografia letteraria (2013), in cui ricostruisce attraverso i suoi scritti il suo percorso umano e artistico; la raccolta di prose brevi Umori e malumori (2013), il diario intimo di un intellettuale che reagisce alle provocazioni che lo stato delle cose nel nostro paese quotidianamente gli offre; entrambi nel 2014, La bellezza di Roma, ritratto appassionato e ironico della capitale filtrato attraverso uno sguardo autobiografico, e la raccolta di articoli e conferenze Introduzione a me stesso; Al bar (con U. Silva, 2015), libro di conversazioni e di pensieri sparsi; Ultimi viaggi nell'Italia perduta (2015); Ai dolci amici addio (2016); Di terra e mare (con S. Perrella, 2018); Il fallimento della consapevolezza (2018).

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