Carrièri, Raffaele

Enciclopedia on line

Poeta e saggista italiano (Taranto 1905 - Camaiore 1984); dopo le peregrinazioni di una giovinezza disordinata e avventurosa (fu marinaio e partecipò all'impresa fiumana di D'Annunzio), trovò la propria strada di poeta a contatto con gli ambienti culturali di Parigi. Stabilitosi a Milano, venne successivamente alternando a una rilevante attività di critico d'arte su giornali e riviste un'abbondante produzione poetica: Lamento del gabelliere, 1945; Souvenir caporal, 1946; La civetta, 1949; Il trovatore, 1953; Calepino di Parigi, 1954; Ballata del povero emiro, 1955; Canzoniere amoroso, 1958; La giornata è finita, 1963; Io che sono cicala, 1967; Stellacuore, 1970; Le ombre dispettose, 1974; Fughe provvisorie, 1978. La personale risalita di C. ai grandi simbolisti, per il tramite prossimo di Apollinaire e in un intrico di suggestioni mediterranee (da Campana a Lorca, a Éluard), approdò a una lingua poetica di straordinaria, immediata evidenza. Tra i suoi studî: Otto pittori italiani contemporanei, 1940; Campigli, 1941; Giorgio De Chirico, 1942; Modigliani, 1947; Marino Marini, 1948; Pittura e scultura d'avanguardia in Italia, 1950; Orfeo Tamburi, 1955; Il futurismo, 1961.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata

CATEGORIE
TAG

Giorgio de chirico

Marino marini

Orfeo tamburi

Avanguardia

Simbolisti