Radar

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

radar


radar 〈réda, ma di norma pronunciato in Italia ràdar〉 [Sigla dell'ingl. RAdio Detection And Ranging "rivelazione e localizzazione (di oggetti) mediante radioonde"] [ELT] Apparecchio per rilevare la presenza e la posizione di oggetti capaci di retroriflettere radioonde irradiate dall'apparecchio medesimo: v. radar. Il termine è usato anche come primo elemento di parole composte (per es., radarnavigazione) e con funzione appositiva in alcune locuz.: bersaglio r., eco r., ecc. ◆ [GFS] R. acustico: lo stesso che sonar. ◆ [ELT] R. ad apertura sintetica (sigla SAR): v. radar: IV 653 e. ◆ [ELT] R. a domanda e risposta: lo stesso che risponditore (←) radar. ◆ [ELT] R. a impulsi: denomin. dei r. ordinari, che usano impulsi di radioonde ricorrenti periodicamente per distinguerli da quelli, tipic. a effetto Doppler, che usano radioonde continue. ◆ [ELT] R. a scansione elettronica ad agilità di fascio: v. radar: IV 651 b. ◆ [ELT] R. autogate e con codici: v. radar: IV 651 d. ◆ [ELT] R. distanziometrico, o telemetrico: v. radar: IV 653 b. ◆ [ELT] R. Doppler: apparecchio in grado di localizzare bersagli in moto relativo rispetto all'antenna di esso e di misurarne la velocità relativa di allontanamento o di avvicinamento, vr. È basato sul fatto che (effetto Doppler) se un fascio di radio-onde, di frequenza f, incide su un corpo riflettente in moto, le radioonde riflesse verso la sorgente presentano una frequenza f[1+(2vr/v)], essendo vr l'anzidetta velocità relativa rispetto alla sorgente, v la velocità delle onde. (a) R. Doppler a onda continua: questi apparecchi (che sono denominati r. ancorché il principio di funzionamento sia diverso da quello dei r. ordinari e che propr. vanno chiamati radiotachimetri o radartachimetri) sono schematicamente costituiti da un trasmettitore in regime continuo, di piccola potenza e molto stabile, da un ricevitore, con banda passante molto stretta e molto sensibile, e da un dispositivo di misurazione (una sorta di frequenzimetro), in cui il valore della velocità del bersaglio è ricavato dalla differenza, ottenuta per battimento, tra la frequenza delle radioonde irradiate e quella delle radioonde riflesse dal bersaglio. (b) R. Doppler a impulsi: sono r. veri e propri, provvisti però di dispositivi di analisi degli echi che consentono di rilevare in essi la variazione di frequenza per effetto Doppler, dalla quale dedurre la velocità del bersaglio. ◆ [ELT] [GFS] R. meteorologici: denomin. generica di r., terrestri o aeroportati, usati per l'avvistamento e lo studio di cicloni, centri temporaleschi e formazioni nuvolose; si tratta generalm. di r. di media potenza, media portata, buona precisione, con indicatore PPI, operanti in banda X (3 cm), che è la banda di frequenze più sensibile alle formazioni nuvolose. ◆ [ELT] R. monostatico: v. radar: IV 649 b. ◆ [ELT] R. MTI: sono r. dotati di dispositivi per la soppressione, sullo schermo dell'indicatore, degli echi provenienti da bersagli fissi, non in moto relativo rispetto al-l'antenna (la sigla M.T.I. è dall'ingl. Moving Target Indicator, che significa "indicatore di bersaglio mobile"); la soppressione degli echi fissi serve per evidenziare gli echi da oggetti in movimento, che altrimenti potrebbero essere mascherati. Nei r. ordinari, a magnetron, il sistema MTI comporta la presenza, nel ricevitore, di un oscillatore a media frequenza in regime continuo, che si sincronizza con il segnale irradiato dal magnetron e ne memorizza la fase nell'intervallo tra un impulso e l'altro; il segnale a media frequenza corrispondente a un eco batte con il segnale di quell'oscillatore (detto oscillatore coerente) e il segnale di battimento è inviato a una linea di ritardo che, dopo un periodo di cadenza, lo invia a un circuito di confronto cui pervengono anche i segnali diretti, non ritardati; se il bersaglio è fermo, i segnali ritardati e quelli diretti sono uguali, e sono cancellati; se invece il bersaglio è in moto relativo rispetto all'antenna del r., la frequenza varia, per effetto Doppler, da un impulso al successivo; i segnali utili, applicati all'indicatore, sono ottenuti come differenza fra segnali successivi, mediante il procedimento di ritardazione e confronto prima descritto. Normalmente l'indicazione del sistema MTI è escludibile a comando, in quanto può accadere che interessino anche particolari echi fissi. ◆ [ELT] R. ottico: lo stesso che lidar. ◆ [GFS] R. scatterometro: r. meteorologico in grado di rilevare le caratteristiche vettoriali del vento alla superficie del mare: v. telerilevamento: VI 89 c. ◆ [ELT] Ambiente r.: v. radar: IV 650 d. ◆ [ELT] Equazione r.: v. radar: IV 650 a.

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