QATAR

Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2007)

QAṬAR

Anna Bordoni e Silvia Moretti
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Geografia umana ed economica

di Anna Bordoni

Stato dell'Asia sud-occidentale, nel settore orientale della penisola arabica. La popolazione del piccolo emirato (744.029 ab. al censimento del 2004) cresce a un ritmo molto intenso (6,2% annuo nel periodo 2000-2005) grazie a un movimento naturale positivo e soprattutto alla forte immigrazione (+14,1‰ nel 2006), che ha reso la composizione etnica piuttosto diversificata (arabi 40%, indiani 18%, pakistani 18%, iraniani 10%, altri 14%).

L'economia è dominata dal settore energetico: il Paese possiede considerevoli riserve di petrolio (in grado di assicurare, alla quantità di estrazione corrente, oltre 40 anni di produzione), ma la vera ricchezza è rappresentata dalle riserve di gas naturale (15% del totale mondiale, terzo posto dopo la Russia e l'Irān). La crescita dei prezzi del petrolio sui mercati internazionali ha incrementato notevolmente le rendite del Paese e questa congiuntura favorevole ha permesso all'emirato di perseguire una strategia di diversificazione dell'economia, moltiplicando gli investimenti nel settore del gas naturale e cercando di completarne la filiera lavorandolo localmente (produzione di GNL e GTL). Il governo ha inoltre impegnato risorse nello sviluppo dell'industria dell'alluminio, ed è in costruzione un impianto tra i più importanti al mondo in grado di assicurare entro il 2009 una produzione di 570.000 t annue di metallo. Oltre alla valorizzazione degli idrocarburi, il Q. ha puntato sulla formazione e sullo sviluppo di un turismo di élite, con la costruzione di nuove e avveniristiche infrastrutture e l'organizzazione di eventi sportivi internazionali, che richiamano annualmente un crescente numero di visitatori (600.000 arrivi nel 2003). Il Paese è inoltre dotato di un centro di affari, il terzo per importanza nella regione dopo Baḥrein e Dubai, e la Borsa è ormai aperta agli operatori stranieri.

Storia

di Silvia Moretti

Le caute aperture e le scelte modernizzatrici dell'emiro Šayḥ Ḥamad ibn Halīfa Al Ṯānī (salito al trono nel giugno 1995), caratterizzarono gli ultimi anni del 20° sec. e gli inizi del 21°, facendo guadagnare al Q. un ruolo di primo piano nella battaglia per le riforme e la democratizzazione in corso in alcune delle monarchie del Golfo. Pur tra molte contraddizioni, per il suo sensazionalismo e i presunti legami con il terrorismo di matrice islamica, anche la nascita a Doha dell'emittente satellitare al Jazeera (1996) aveva introdotto nel Paese, e in tutto il Medio Oriente, una libertà d'informazione sconosciuta nella regione del Golfo e in molti altri Stati arabi. Nel marzo 1999 le elezioni del Consiglio municipale centrale ammettevano per la prima volta al voto le donne, permettendone anche l'iscrizione nelle liste dei candidati; nel luglio dello stesso anno l'emiro predisponeva la creazione di una commissione incaricata di redigere un nuovo testo costituzionale volto a limitare le prerogative della monarchia assoluta nella previsione della creazione di un'Assemblea nazionale. La bozza di costituzione (separazione dei poteri, libertà di espressione, religione e associazione, creazione di un Consiglio consultivo di 45 membri, 30 eletti e 15 di nomina dell'emiro), fu sottoposta a un referendum popolare non vincolante per il regime, e ottenne una schiacciante maggioranza a favore (96% dei voti). In attesa dello svolgimento delle prime elezioni politiche nel Paese (previste per il 2005-2006, e poi ulteriormente rimandate), le consultazioni municipali del 2003 fecero registrare, per la prima volta in una monarchia del Golfo, l'elezione popolare di una candidata. Una donna sedeva anche nel nuovo Consiglio dei ministri, con l'incarico di ministro dell'Educazione. Nel marzo 2005 un attentato suicida in un teatro di Doha (1 morto e numerosi feriti) scosse il Paese e sembrava minacciare il lento processo di democratizzazione.

Sul piano internazionale, nel marzo 2001 un verdetto della Corte internazionale di giustizia chiuse la disputa con il Bahrein sulla demarcazione dei confini marittimi e terrestri tra i due Stati; a partire da quello stesso anno cresceva la presenza militare degli Stati Uniti in Qaṭar. In occasione della guerra degli USA contro S. Ḥusayn, iniziata nel marzo 2003, si rinsaldava il legame di amicizia tra i due Paesi e tra l'aprile e l'agosto di quell'anno le forze statunitensi di stanza in Arabia Saudita si trasferivano nel Qaṭar. In quegli stessi anni si inasprivano i contrasti con l'Arabia Saudita, già compromessi da dispute confinarie, a causa delle relazioni economiche attivate dal Q. con Israele.

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