Putrefazione

Dizionario di Medicina (2010)

putrefazione


Processo di decomposizione cui vanno soggette, in determinate condizioni, le sostanze organiche. Nel processo putrefattivo le sostanze di natura proteica sono trasformate da batteri anaerobi saprofiti in composti più semplici, alcuni dei quali sono volatili e hanno un odore caratteristico.Tra i principali prodotti della p. si ricordano l’indolo, lo scatolo, il cresolo, gli ossiacidi aromatici, gli acidi grassi inferiori (che derivano dalla deamminazione degli amminoacidi), le ammine biogene (cadaverina, putrescina) e vari gas (idrogeno, idrogeno solforato, metano, ammoniaca, ecc.). Nell’intestino crasso, per opera dei batteri saprofiti o commensali, hanno luogo processi di p. che permettono di scindere le sostanze proteiche che non sono state digerite, le proteine delle cellule di desquamazione, dei secreti, ecc.; i prodotti della p. non superano di norma la barriera intestinale: solo alcuni sono assorbiti e vengono trasformati dal fegato in prodotti poco tossici e poi eliminati con le urine. In casi patologici si può avere un eccesso di p. intestinale, accompagnata da disturbi locali (diarrea, ecc.) e generali, dovuti questi a un abnorme assorbimento di prodotti della p., che possono provocare anche fenomeni tossici.