PROSCIMMIE

Enciclopedia Italiana (1935)

PROSCIMMIE (lat. scient. Prosimiae Zittel 1894; fr. Lémuriens; sp. Prosimios; ted. Halbaffen; ingl. Lemures)

Oscar De Beaux

Ordine di Mammiferi di statura media o piccola, dalle forme sempre leggiere, con torace a sezione trasversa più o meno cilindrica, con arti generalmente lunghi. La fronte è piatta, il muso generalmente allungato, l'occhio grande e talvolta grandissimo, gli orecchi di dimensioni assai variabili e rivestiti o nudi. Nella mano e nel piede i polpastrelli delle dita sono particolarmente sviluppati e soffici; pollice e alluce sono, se non precisamente opponibili, almeno sempre molto divaricabili rispetto agli altri diti: di questi il più lungo è generalmente il quarto e il più breve il secondo, che può essere addirittura rudimentale nel piede. Le unghie sono bene sviluppate e più o meno piatte, con l'eccezione di quella dell'indice del piede, che ha forma di piccolo artiglio. La coda varia di lunghezza tra brevissima e molto lunga; non è mai prensile. Il rivestimento peloso è più o meno lungo e sempre denso, lanoso e soffice. Esistono vibrisse tattili sulla superficie mediale dell'avambraccio. Nello scheletro le orbite sono grandi, ravvicinate ma non completamente chiuse verso la fossa temporale. Tra i due incisivi superiori resta quasi sempre un piccolo spazio libero. Gli incisivi inferiori hanno generalmente direzione più o meno orizzontale e i canini inferiori sono allora incisiviformi e condividono l'orientazione dei denti predetti. Il piede è spesso particolarmente lungo e ciò è dovuto all'allungamento di due ossa tarsali e precisamente del calcagno e del navicolare, che in casi estremi (v. galagone; tarsio) presentano la forma di bastoncelli.

Gli emisferi cerebrali sono relativamente poco sviluppati e lasciano più o meno scoperta parte del cervelletto; sono lisci nelle specie piccole e muniti di circonvoluzioni nelle maggiori.

Il pene e la clitoride sono generalmente muniti di un ossicino proprio. L'uretra perfora la clitoride. L'utero è bicorne; la placenta quasi sempre diffusa e adeciduata. Vi è in genere un sol paio di mammelle pettorali, ma a questo può aggiungersi un paio di addominali, talvolta anche un paio di inguinali, oppure queste soltanto.

Le Proscimmie sono animali esclusivamente o prevalentemente arboricoli, tutti ottimi arrampicatori, più o meno svelti, talvolta anche lentissimi, ma sempre sicuri; sono saltatori prodigiosi. Hanno abitudini prevalentemente, se non esclusivamente, notturne. Sono d'intelligenza piuttosto limitata, ma d'indole generalmente mite e socievole; parecchi sono muniti di voce poderosa e sgradevole, altri emettono richiami melodiosi. Alcuni sono onnivori, molti si nutrono prevalentemente di frutta, germogli e foglie; altri ancora preferibilmente di insetti, di vertebrati minuti, nonché dei loro piccoli e delle loro uova. Alcuni cadono in letargo durante la stagione della siccità. La maggior parte delle Proscimmie abita il Madagascar e le isole vicine; sono inoltre diffuse nell'Africa a sud del Sahara, nelle Indie, nelle isole della Sonda e nelle Filippine. Numerose specie sono oggetto di venerazione quali spiriti benigni, o di paurosa esecrazione quali spiriti maligni, da parte degli indigeni.

L'ordine si suddivide in due sottordini: 1. Lemuri (Lemuroidea Flower e Lydekker, 1871) con le famiglie dei Lemuridi (v.), dei Chiromidi (v. chiromio) o Aye-Aye e dei Nitticebi; 2. Tarsî (Tarsioidea Winge, 1912) con un solo genere: Tarsio (v.).

Le Proscimmie compaiono fossili nell'Eocenico inferiore dell'America Settentrionale e dell'Europa (fam. Adapidae, Chiromyidae, Anaptomorphidae e Plesiadapidae; vedi mammiferi: Paleontologia).