Priapulidi

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fig.

(o Priapuloidei o Priapulidei) Gruppo di invertebrati dalla posizione sistematica controversa, considerati da alcuni autori come una classe di Nematodi, da altri come un phylum a sé stante. In seguito a revisioni sistematiche, sono stati ascritti al phylum Aschelminti con il rango di classe. Sono organismi marini primitivi, poco comuni e poco abbondanti, rappresentati da poche specie attuali e da numerose forme fossili risalenti al Cambriano (5 famiglie fossili e 3 attuali). La loro primitività è suggerita sia dalla presenza di forme fossili sia dal fatto che sono Aschelminti di grandi dimensioni e gli unici a possedere fecondazione esterna, caratteristiche che si riscontrano nei Metazoi più primitivi (Poriferi, Celenterati, Ctenofori). Sono distinti dagli altri Aschelminti per la tendenza verso una simmetria di tipo radiale e l’ecologia della larva che, contrariamente a tutti gli altri organismi marini, non è planctonica, bensì bentonica detritivora. All’interno del phylum, i P. possiedono affinità con i Chinorinchi per struttura interna ed ecologia. Hanno sessi separati, sviluppo indiretto, corpo cilindrico, distinto in proboscide o prosoma retrattile e tronco superficialmente segmentato; mancano l’apparato circolatorio e respiratorio (v. fig.). Vivono in mari freddi o temperati, o nei fondali freddi e profondi dei mari equatoriali; alcune specie sono presenti nelle sabbie coralline e altre vivono in ambienti estremi, quali i fondali anossici o ad elevata salinità. Le specie di dimensioni maggiori sono predatrici di invertebrati, soprattutto Policheti, quelle più piccole si cibano invece di microinvertebrati e detriti, e fanno parte della fauna interstiziale.

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