Precessione degli equinozi

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fig. 1
fig. 2
fig. 3

In astronomia, fenomeno consistente nel fatto che il Sole ritorna al punto vernale γ prima di avere compiuto un’intera rivoluzione sull’eclittica, così che il ritorno del Sole all’equinozio di primavera precede il suo ritorno alla stessa posizione sulla sfera celeste. L’effetto è dovuto principalmente all’azione combinata del Sole e della Luna, e in minor misura all’azione di tutti i pianeti, sul rigonfiamento equatoriale terrestre. Infatti, non essendo questi corpi situati sul piano dell’equatore, la forza attrattiva da essi esercitata sul rigonfiamento equatoriale terrestre ha momento non nullo rispetto al centro della Terra. In conseguenza di tal fatto si ha un moto di precessione regolare retrograda della Terra intorno al suo centro T (fig. 1), nel quale l’asse terrestre f, asse di figura della precessione, ruota intorno alla normale p al piano dell’eclittica, asse di precessione, formando costantemente con esso un angolo pari all’obliquità ε dell’eclittica b sull’equatore celeste a: ne consegue che la linea equinoziale c, costantemente perpendicolare al piano determinato da p e da f, rotante intorno all’asse fisso p, e con essa il punto vernale γ retrogradano sull’eclittica. Il Sole e la Luna provocano una retrogradazione della linea equinoziale di 50,4″ per anno (precessione lunisolare). Per effetto della precessione variano continuamente, seppure lentissimamente, la posizione del polo Nord celeste sulla volta celeste (fig. 2), le coordinate celesti degli astri e le costellazioni visibili in un dato luogo (fig. 3).

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Obliquità ε dell’eclittica

Equinozio di primavera

Coordinate celesti

Punto vernale

Sfera celeste