Praseodimio

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Elemento chimico, simbolo Pr, numero atomico 59 e peso atomico 140,91, di cui non si conoscono isotopi stabili. Appartiene al gruppo delle terre rare; fu identificato nel 1885 da K. Auer von Welsbach, il quale lo isolò dal didimio che, fino ad allora, era stato considerato un elemento. Metallo di color giallo-grigio, ha densità 6,6 g/cm3, fonde a circa 930 °C e bolle a circa 3300 °C; si presenta sotto due forme cristalline, α (a struttura esagonale compatta) e β (a struttura cubica a facce centrate). Si ottiene molto puro per elettrolisi del cloruro fuso. Nei suoi composti si comporta principalmente da trivalente (ma in alcuni manifesta tetravalenza e pentavalenza) e tali composti sono verdi (da cui il nome dato all’elemento). È presente nei minerali contenenti cerio (cerite, sabbie monazitiche, ortite ecc.); si separa dagli altri metalli del gruppo delle terre rare per cristallizzazione frazionata, o tramite scambio ionico. Mentre il p. metallico non ha rilevanti applicazioni, alcuni sali vengono utilizzati nell’industria vetraria e, come anticoagulanti e antiemetici, in farmacologia.

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