POMERANIA Polacca

Enciclopedia Italiana (1935)

POMERANIA Polacca (A. T., 51-52)

Riccardo Riccardi

La sezione più orientale della Pomerania, la Pomerellia (ted. Pommerellen), fa parte della Polonia e costituisce un voivodato (in pol. Pomorze "litorale") che comprende tutto il breve tratto di costa (140 km.) che la Polonia stessa ha ottenuto sul Baltico, il cosiddetto "corridoio polacco", più un territorio sulla destra della Vistola a sud della Prussia Orientale. Esso confina con la Germania (Pomerania e Marca di confine a O., Prussia Orientale a E.), col territorio della città libera di Danzica (a N.) e con i voivodati della Posnania e di Varsavia (a S.), e ha una superficie di 16.386 kmq. La costa, sabbiosa e verso l'interno paludosa, si protende in mare con la penisoletta di Hel (Połwysep Hel), un cordone litoraneo abitato da pescatori, il quale separa dal Baltico la parte più occidentale del Golfo di Danzica, dove sorge Gdynia, il grande porto polacco. Alle spalle della costa il territorio è in parte occupato da rilievi morenici (la cosiddetta Svizzera Kasciuba) alti più di 300 m., ricchi di laghi e coperti di praterie e di foreste; a sud di essi il voivodato comprende un lembo dei grandi piani diluviali, inciso da alcuni affluenti della Vistola (Brda, Wda, Wierzyca).

Paese povero, nel complesso, la Pomerania Polacca ha una popolazione poco densa (935.643 ab. nel 1921, 1.086.144 nel 1931, 66 per kmq.), costituita per il 90,9% da Polacchi e Kasciubi (v.), per il 9,1% da Tedeschi. Soltanto il 55,3% del suolo è coltivato, prevalentemente a segala sulle alture, a orzo, patate e barbabietole da zucchero in pianura. Le coltivazioni sono fatte con molta cura e dànno prodotti considerevoli. Le foreste occupano il 24,6% del paese e i prati e i pascoli il 9,8%; il resto è improduttivo. Ragguardevole importanza hanno l'allevamento del bestiame e la pesca di mare di cui Hel è il centro (nel 1933 era esercitata da circa 1500 pescatori, e il prodotto ebbe un valore di 1,7 milioni di złoty). Le industrie si sono sviluppate mei maggiori centri: a Toruń (54.280 ab. nel 1931), capoluogo del voivodato, si fabbrica acido solforico, a Grudziąd (50.405 ab.) si producono tessuti, macchine agricole e scarpe. A Gdynia (30.210 ab.), che nel 1933 ebbe un movimento di merci pari a 6,1 milioni di tonn., di cui 5,2 milioni all'esportazione, fa capo la nuova linea ferroviaria proveniente dalla Slesia (direttissima del carbone).

Bibl.: J. Smoleński, Morze i Pomorze, Poznań 1928; Polskie Pomorze, voll. 2, Torún 1929-31; K. Smogorzewski, La Poméranie polonaise, Parigi 1931; St. Karczewski, Brzegiem Bałtyku, Varsavia 1926; E. Stenz, Usłonecznienie Wielkopolski i Pomorza, in Komun. Inst. Geofizyki i Meteor. Uniw. Jana Kazimierza we Lwowie, III (1927-28), pp. 395-420; B. Zaborski, Zarys morfologji Północnych Kaszub, Toruń 1933; Problem narodowościowy na Pomorzu, Toruń 1931 (scritti di varî autori); A. Penck, Die Deutschen im polnischemn Korridor, in Zeit. Ges. Erdk. Berlin, 1921, pp. 169-185. Cfr. poi la bibl. a gdynia; polonia.

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