POLESSIA

Enciclopedia Italiana (1935)

POLESSIA (in polacco Polesie, in russo Poles′e; A. T., 51-52 e 71-72)

Riccardo Riccardi

Regione dell'Europa orientale, vasta circa 80.000 kmq., costituita essenzialmente dalla parte più bassa del bacino del Prypeć (Pripjat′), affluente di destra del Dnepr. È una conca a fondo piatto, alta 120-150 metri sul mare, coperta in gran parte da immense paludi, le maggiori d'Europa (Paludi di Rokitno o di Pińsk) e da grandi foreste (donde il nome, che significa appunto "paese delle foreste"), che si alternano con praterie acquidose o con specchi d'acqua nerastra. Nella Polessia settentrionale predominano le foreste d'aghifoglie; a sud del Prypeć sono frequenti anche quelle di latifoglie (querce, tigli, carpini, frassini). Il sottosuolo è formato da marne cretaciche, sulle quali riposa una coltre assai spessa di argille glaciali, coperte alla loro volta da sabbie fluvioglaciali. L'origine della depressione è ancora dubbia: probabilmente essa rappresenta la conca terminale di un grande lobo del ghiacciaio pleistocenico scandinavo durante l'ultima espansione. Quando la fronte del ghiacciaio si ritirò verso il N., nella conca si formò un lago poco profondo. Finché lo scolo delle acque al Baltico fu sbarrato, le acque ora convogliate dal Bug, dalla Narew, dal Niemen e dalla Wilja scorrevano attraverso la Polessia verso il Mar Nero. A sud della zona paludosa, verso la Volinia, il terreno si va elevando, ed è coperto dalla morena di fondo dell'antico ghiacciaio, attraversata in ampie vallate dagli affluenti di destra del Prypeć; una lunga serie di collinette formate dalla morena frontale si stende dal Bug alla confluenza del Horyń col Prypeć e segna il limite meridionale dell'ultima espansione.

In una regione così piatta l'idrografia è incerta e complicata: solo i fiumi maggiori (v. prypeć) hanno potuto fissare press'a poco il loro corso, che si snoda in continui meandri, si biforca, si confonde con le paludi, con gli stagni, con i laghi. Di questi nella parte polacca ne sono stati contati più di 500, i maggiori dei quali sono il Wygonowskie (26,6 kmq.), lo Świteź Poleska (28,4 kmq.) e il Pulemieckie (16,2 kmq.). Dalla fine del sec. XIX soltanto si sono cominciati lavori per organizzare il drenaggio della regione e per ridurre l'estensione delle paludi.

Sul clima della Polessia, oltre alla latitudine, influiscono la continentalità e la grande estensione occupata da acque e da foreste: le temperature sono relativamente basse, con escursioni annue accentuate, e l'umidità è molto forte. Pińsk ha una temperatura media annua di 6°,8, con -5°,4 in gennaio e 19° in luglio, 79% di umidità relativa e nebulosità di 6,6 decimi, 533 mm. di precipipitazioni (prevalentemente estive: 44%); Brześć, all'estremo occidentale della regione, ha 7°,2 di temperatura media annua (-4°,8 in gennaio e 18,9 in luglio), 78% di umidità relativa e 558 mm. di precipitazioni.

La scarsa popolazione (30 ab. per kmq.), formata prevalentemente di Russi Bianchi nella parte settentrionale e di Ucraini in quella meridionale (sono tuttavia numerosi anche i Polacchi e nei maggiori centri, Brześć, Pińsk, Luniniec, Mozir, gli Ebrei), vive nelle brevi zone asciutte, formanti spesso degl'isolotti in mezzo agli acquitrini (e in queste zone la densità sale anche a 80 ab. per kmq.), in villaggi di capanne di legno, circondati da campi di segala, d'avena, d'orzo, di mais, di miglio, di lino. Lo sfruttamento delle foreste e l'allevamento del bestiame, specialmente bovino e ovino, sono le risorse principali; notevole pure la pesca, fatta mediante nasse di scorza intrecciata. In tempi preistorici la regione ebbe probabilmente un clima migliore dell'attuale e fu ricercata dall'uomo, che s'insediò sulle dune e sulle colline moreniche, come dimostrano i numerosi reperti magdaleniani, aziliani e neolitici.

Le vie di comunicazione principali sono date dai corsi navigabili dei fiumi, dai canali Królewski e di Ogiński, che collegano il bacino del Prypeć con quelli della Vistola e del Niemen rispettivamente, e da alcune ferrovie (da E. a O. l'attraversa la linea Gomel′-Brześć, e da N. a S. l'attraversano sezioni delle importanti linee Vilna-Leopoli e Leningrado-Odessa).

La Polessia politicamente è divisa tra la Polonia e la Russia Bianca. La parte polacca forma un voivodato, che è il più grande della Polonia (36.845 kmq.), ma il meno densamente popolato (1. 131.000 ab. nel 1931, 30,8 per kmq.). Ne è capoluogo Brześć (48.435 ab.). L'82% della popolazione vive dei prodotti dell'agricoltura e della silvicoltura, dell'allevamento e della pesca. Amministrativamente il voivodato si suddivide in 9 circondarî.

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