Poitiers

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Città della Francia occidentale (89.253 ab. nel 2007), capoluogo del dipartimento della Vienne, 288 km a SO di Parigi. È situata su uno sperone triangolare limitato dal corso dei fiumi Clain e Boivre; uno stretto istmo, detto La Tranchée, unisce lo sprone all’altopiano circostante. Discreto centro industriale (lavorazione del legname; concerie; tipografie; costruzioni elettriche e meccaniche), è attiva soprattutto nel settore terziario.

Formatasi intorno al nucleo di un primitivo agglomerato celtico, con il nome di Limonum (o Limonum Pictonum), costituì dapprima la capitale dei Galli Pittoni e fu in seguito una delle città più importanti dell’Aquitania romana. Sede vescovile (4°-7° sec.), P. rappresentò uno dei centri più vivi di cultura e di religiosità cristiana nella Francia occidentale. La posizione strategicamente importante la destinò a sede dei conti del Poitou, duchi di Aquitania, e dopo il 1423, della corte di re Carlo VII. Nel 16° sec. la città aderì al protestantesimo e fu disputata dai cattolici e dagli ugonotti durante le guerre di religione: nel 1569 fu assediata invano da Gaspard de Coligny. Enrico III promulgò a P. (1576) un editto di tolleranza, preludio al trattato di Bergerac. In seguito P. visse una tranquilla esistenza di città provinciale, interrotta solo al tempo della restaurazione dal fallito tentativo insurrezionale del generale J.-B. Berton, che fu giustiziato nel 1822. Fu danneggiata dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale.

Ricchissima soprattutto di monumenti e opere medievali. Oltre ai resti gallo-romani: battistero di Saint-Jean (4°-5° sec.) con pitture parietali (12°-16° sec.); ipogeo delle Dune, martirio con sculture merovingie. Tra le chiese: Notre-Dame-la Grande (12°-15° sec.) su resti carolingi; Saint-Porchaire (fine 11° sec.); Saint-Pierre (12°-16° sec.), cattedrale con facciata a rilievi ecc. Notevoli i palazzi di: Dieu (17° sec.); Berthelot (1529); Fumé (1431, restaurato 1921-32 da F. Boissonade); dei Duchi (13°-15° sec.); Échevinage (13°-15° sec.); Municipio (19° sec.), con pitture di Puvis de Chavannes (1834); ecc. Notevoli anche il parco Blossac e i musei.

Battaglie di P. La prima fu combattuta nella pianura tra P. e Tours nel 732, all’epoca dell’invasione araba della Spagna. La vittoria dell’esercito di Carlo Martello sugli Arabi segnò l’arresto dell’avanzata di questi ultimi in Europa e l’assestarsi dei loro confini entro la Penisola Iberica.

La seconda (chiamata talvolta anche battaglia di Maupertuis) avvenne nel 1356 durante la guerra dei Cent’anni; di fronte ad arcieri e fanti inglesi si trovavano schierati cavalieri francesi che, a causa del terreno accidentato, non poterono spiegare tutte le loro forze e, immobilizzati, divennero facile bersaglio dei nemici. La disfatta francese fu sanzionata dalla dura pace di Calais del 1360.

Concilio di P. Svoltosi nel 1074-75, vi si confermarono decreti precedenti, ma vi fu condannato solennemente Berengario di Tours per la sua dottrina sull’Eucaristia.

Convegno di P. Si tenne nel 1308. Papa Clemente V, non osando più opporsi alla volontà di Filippo il Bello re di Francia, acconsentì che il processo contro i Templari, già iniziato davanti agli inquisitori, proseguisse e che delle sorti dell’ordine decidesse un futuro concilio.

Editto di P. Fu emanato nel 1577 da Enrico III di Francia, che, allarmato per lo strapotere di Enrico di Guisa, con esso sciolse tutte le leghe cattoliche.

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