Pogonofori

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fig.

Phylum di invertebrati marini con discussa affinità sistematica, avvicinati agli Anellidi Policheti; comprendono 5 ordini con circa 100 specie. Sono tubicoli (v. fig.) e sedentari, bentonici e tipicamente abissali. Hanno distribuzione geografica molto estesa.

Il corpo, vermiforme o filiforme, è diviso in 3 segmenti: prosoma, che si prolunga in un lobo cefalico circondato da una corona di tentacoli o braccia, mesosoma e metasoma. A questi 3 segmenti corrispondono 3 divisioni del celoma: protocele, con diramazioni nei tentacoli, mesocele e metacele. L’epidermide, che costituisce la parete del corpo, è ricoperta da una sottile cuticola elastica da cui sporgono setole denticolate; in essa è compreso il sistema nervoso formato da una massa cerebrale, da cui si dipartono nervi per i tentacoli, e da un cordone nervoso centrale, che decorre medialmente per tutto il corpo. L’apparato digerente manca del tutto, e l’assunzione dell’alimento, la digestione e l’assorbimento sono compiuti dai tentacoli, i quali esplicano anche la funzione respiratoria. Il sistema circolatorio chiuso è rappresentato da un vaso dorsale e da un vaso ventrale che comunicano fra loro anteriormente e posteriormente. Il sangue è colorato di rosso (non è certo che contenga emoglobina) e contiene corpuscoli anucleati e piccoli linfociti. I sessi sono separati, senza dimorfismo sessuale. Nell’apparato maschile si notano 2 sacchi spermatici in cui si formano le spermatofore e 2 dotti spermatici che comunicano all’esterno con due pori genitali; in quello femminile 2 ovari e 2 ovidutti. Lo sviluppo è diretto, senza forma larvale libera, da uova ricche di tuorlo a segmentazione totale ineguale.

La scoperta, vicino a sorgenti termali subacquee dell’Oceano Pacifico, di P. di grandi dimensioni e diversa organizzazione, ha indotto gli zoologi a suddividere il phylum nei subphyla Perviati e Obturati. Le notevoli differenze morfologiche tra i subphyla Perviati e Obturati, portano molti autori a considerare i due gruppi come phyla distinti, rispettivamente con i nomi di P. e Vestimentiferi, che si differenziano per la presenza di un vestimentum, di rudimentali strutture gangliari nell’opistosoma e di un setto longitudinale nel celoma dell’opistosoma stesso.

Per quanto riguarda le affinità con altri gruppi animali, di grande importanza è stata la scoperta che il lato del corpo che in passato era ritenuto quello ventrale è in realtà quello dorsale e viceversa. Ciò implica che il sistema nervoso dei P. è ventrale come quello degli Anellidi, e che quindi è a questo gruppo che essi sembrano essere più affini. Inoltre, in seguito ai risultati di ricerche sullo sviluppo larvale, i P. sono considerati animali metamerici, seppure con metameria eteronoma, a differenza degli Anellidi, che presentano metameria omonoma. Una ipotesi farebbe derivare i P. da una forma simile a quella di un anellide con larva lecitotrofica, che utilizza cioè per la nutrizione l’abbondante riserva contenuta nell’uovo. Nel corso della storia evolutiva, completato lo sviluppo, la larva avrebbe iniziato a riassorbire l’endoderma larvale invece di formare un apparato digerente, come accade tuttora negli embrioni dei Pogonofori. Molti autori ritengono invece che i P. abbiano una posizione sistematica diversa e che derivino da una linea evolutiva differente. Se esiste una parentela con gli Anellidi, deve essere molto antica, in quanto sono stati rinvenuti fossili di P. risalenti al Cambriano, periodo in cui erano presenti poche famiglie di Anellidi.

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