Plovdiv

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Città della Bulgaria (347.600 ab. nel 2008), situata nel bacino del fiume Mariza, di cui costituisce il centro più importante. È capoluogo dell’omonimo distretto (5.962 km2 con 704.057 ab. nel 2008). Il centro storico è posto sulla riva destra della Mariza, ma l’agglomerato urbano si estende su entrambe le sponde del fiume. P. è importante centro commerciale in una regione ricca di cereali, frutta, tabacco. Industrie metallurgiche, chimico-farmaceutiche, elettromeccaniche, tessili (cotonifici), alimentari; manifattura di tabacco.

Fu fondata su un precedente centro trace da Filippo II di Macedonia (341 a.C. ca.) con il nome di Filippopoli. I Traci riconquistarono la città in seguito al declino dei Macedoni, per poi perderla nuovamente al tempo di Filippo V (183 a.C.). In età romana la città fu capoluogo della provincia di Thracia. Nel 251 fu saccheggiata dai Goti; in età cristiana fu sede episcopale. Devastata dagli Unni nel 447, fu restaurata da Giustiniano; a partire dal 7° sec. gli Slavi mutarono gradualmente la struttura etnica della regione assimilando o scacciando l’elemento tracico. Nei sec. 8°-9° gli imperatori d’Oriente ne fecero una colonia militare contro le invasioni dei Bulgari, che l’occuparono tuttavia nel 10° sec.; nel 971 se ne impadronirono nuovamente i Bizantini. Le truppe tedesche dell’imperatore Corrado III l’incendiarono nel 1147, nel corso della seconda crociata; la distrusse durante la terza crociata Federico Barbarossa (1189) e fu ricostruita dai Bizantini. Durante l’Impero latino d’Oriente fu sede di un ducato tra il 1204 e il 1235; fu poi alternativamente possesso dei Bulgari e dei Bizantini, fin quando cadde stabilmente sotto i Turchi (1390). Presa dai Russi nel 1878, fece parte della provincia autonoma della Rumelia orientale sino al 1885, quando un colpo di stato riunì quella regione alla Bulgaria.

P. conserva parti delle mura poligonali traciche e macedoni (4°-3° sec. a.C.), intorno alle tre colline dell’antica Filippopoli, e parti della cinta muraria più ampia costruita da Marco Aurelio. Notevoli anche i resti di un anfiteatro e di un teatro romano (2°-3° sec.).

La città è stata designata Capitale europea della cultura per il 2019 insieme a Matera (Italia).

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