Plexiglas

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

plexiglas


plèxiglas (o plexiglàs) [s.m. Nome commerc., propriam. marchio registrato della società Röhm GmbH, che prende il nome da quello del chimico tedesco Otto Röhm] [FTC] [CHF] Resina artificiale termoindurente (metacrilato di metile), appartenente, quindi, a una classe di materie plastiche che in uno stadio preliminare della polimerizzazione possono essere rammollite per azione del calore, ma in uno stadio successivo, formandosi dei legami trasversali che danno luogo a una struttura reticolare, subiscono un indurimento irreversibile. È largamente usata, in forma di lastre, lamine, tubi, ecc., in luogo del vetro, per la sua infrangibilità e grande trasparenza, peraltro con l'inconveniente di essere assai facilmente scalfibile. ♦ La storia di plexiglas in italiano inizia nel 1949, con la registrazione nel Dizionario tecnico inglese-italiano di Giorgio Marolli. L'anno successivo, nel 1950,  Bruno Migliorini lo registrò, con il significato generico di “materia plastica”, nell’Appendice al Dizionario moderno di Alfredo Panzini, dedicata ai neologismi. La forma con cui da lì in avanti la nuova parola è stata, prevalentemente, registrata nei vocabolari italiani prevede una sola s finale. È, tuttavia, interessante osservare che il più importante dizionario inglese, l’Oxford English Dictionary, che ne data la prima attestazione al 1935, preveda anche la forma con due ss  finali (Also Plexiglass, and with lower-case initial «Anche plexiglass, e con iniziale minuscola») e ne documenti l’uso con una citazione di un articolo di John Steinbeck pubblicato nel 1943 nel New York Herald Tribune (The sergeant had carved the handles of his gun from the plexiglass from the nose of a bomber «Il sergente aveva scolpito le impugnature della sua pistola dal plexiglass del muso di un bombardiere»).

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