PIRANO

Enciclopedia Italiana (1935)

PIRANO (A. T., 24-25-26)

Claudia MERLO
Alberto RICCOBONI
Attilio TAMARO

Cittadina della provincia di Pola, situata nella parte sudorientale del Golfo di Trieste, all'estremità di un promontorio che si protende fra la Valle di Strugnano e il Vallone di Pirano. L'abitato, incorniciato da amene colline ricche di vegetazione, occupa l'estremità triangolare del promontorio che termina con la Punta Madonna (quartiere di Punta), estendendosi anche verso S. intorno al porto formato da due bacini (quartiere di Marciano). La cittadina è frequentata in estate per le bagnature e provvista di alberghi, pensioni e luoghi di ritrovo; ha la stazione sulla linea Trieste-Buie-Parenzo ed è servita da parecchie linee di navigazione. Il comune di Pirano contava, nel 1931, 14.857 ab., di cui circa 6000 nella cittadina capoluogo; delle numerose frazioni molto nota è Portorose. Il territorio comunale (79,73 kmq.) si estende nella regione di medie e basse colline intorno al Vallone di Pirano e alla Valle di Strugnano, comprendendo in fondo al primo le ampie saline di Sicciole (circa 7 kmq.), traversate dall'ultimo tratto del torrente Dragogna, che dànno vita a un'importante industria, e, a monte di queste, il piano canalizzato e fertile di colture della Dragogna. La zona collinosa a NO. del Vallone di Pirano è ridente e fitta di abitati, quella a SO., in cui affiora per vasto tratto la roccia calcarea, più brulla e arida, sforacchiata da doline e meno fittamente abitata. La coltura più importante del territorio è quella della vite.

Monumenti. - Di pretto carattere veneziano anche nell'architettura delle case, Pirano è circondata verso terra dalla cinta merlata del Quattrocento, rafforzata da sette torri, quasi intatta. Sul punto più elevato sorgono il duomo (S. Giorgio), con snello campanile a imitazione di quello di Venezia, e il Battistero, tutte costruzioni del sec. XVII al posto di edifici preesistenti. Nell'interno del duomo, in sagrestia e nella biblioteca, sono interessanti opere d'arte fra cui un prezioso polittico di Paolo Veneziano (sec. XIV). Pirano è ricca di chiese con buone opere d'arte. La chiesa di S. Francesco (1301), trasformata nel sec. XVI e seguenti, con elegante chiostro, è nota per la pala d'altare di Vittore Carpaccio (firmata e datata, 1518) e per il bel pulpito di legno intagliato del Cinquecento con i simboli degli Evangelisti. L'oratorio di S.M. della Neve, con vòlta a ogiva, è tappezzato di pitture di scuola veneta. La graziosa chiesetta di S. Michele o della Madonna della Cintura (sec. XVIII), ha una bella pala sull'altar maggiore, opera giovanile di G. Battista Tiepolo, e buoni dipinti di F. Fontebasso. Santo Stefano, ha un'Annunciazione di Palma il Giovane. Il centro di Pirano è la piazza Tartini (nel mezzo, vivace monumento del violinista piranese, opera di A. dal Zotto, 1896), che si apre al di là del porto e del Mandracchio (porto interno). Vi si affacciano l'elegante chiesetta di S. Pietro, architettura neoclassica di Pietro Nobile (1818), e la grazia ogivale della casa veneziana con il motto "Lasa pur dir". Verso il mare, sorgono due pili portastendardi, del 1466. Nel palazzo del comune, si conservano un bel leone veneto e dipinti di Benedetto Carpaccio (1541) e di Domenico Tintoretto.

Storia. - Pirano, nominata la prima volta nella Cosmografia del Ravennate, mantiene la tradizione di essere stata fondata, come Venezia, da profughi aquileiesi. In documenti del 933 e del 991 appare come "castello", ma con istituzioni di città. Nel 1062 fu data in feudo ai vescovi bavaresi di Frisinga, i cui diritti giurisdizionali passarono poi ai conti d'Istria. Nei secoli XII e XIII sviluppò le sue istituzioni comunali e soppresse, nel 1262, un tentativo di signoria, preparato da Giovanni Goina. Presa in mezzo nei conflitti allora esistenti fra Aquileia e Venezia, e straziata da lotte civili, si assoggettò a Venezia nel 1283, rimanendole fedelmente unita sino al 1797. Allora passò all'Austria, contro cui lottò dal 1848 al 1918. Nel 1894, avendo il governo dustriaco esposto tabelle italoslave nel tribunale, la città insorse con moto popolare che fu represso dall'autorità militare.

Bibl.: P. Kandler, Pirano, Parenzo 1879; Morteani, Not. stor. d. città di Pirano, Trieste 1886; G. Caprin, Marine istriane, ivi 1889; id., Istria nobilissima,ivi 1905 e 1907; De Franceschi, Chartularium piranense, Parenzo 1924-1932; A. Tamaro, Pirano, Trieste 1910; Belcredi, Nell'Istria, Roma 1895.

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