Piombo

Dizionario di Medicina (2010)

piombo


Metallo pesante, comune in natura in diversi minerali (per es., galena). Costituisce il metallo di molti manufatti (tubazioni, un tempo stoviglie, ecc.). I suoi sali sono velenosi, tanto più quanto maggiore è la loro solubilità. Per tali motivi è sempre più sostituito nella fabbricazione dei manufatti con altri metalli o con polimeri non tossici. Può essere introdotto nell’organismo attraverso le vie digerente e respiratoria e le mucose. Il p. nel sangue circola come fosfato, legato alle proteine plasmatiche attraverso gruppi solfidrici. Si deposita nell’organismo come fosfato terziario, spec. nelle ossa, da cui è difficilmente rimuovibile. L’attivazione del p. dai depositi dell’organismo è provocata da febbre, infezioni, stress e ne causa la tossicità (➔ saturnismo).