Boulez, Pierre

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Musicista francese (Montbrison 1925 - Baden-Baden 2016). Allievo di O. Messiaen e di R. Leibowitz, è uno dei più apprezzati compositori della nuova avanguardia musicale post-weberniana. Fra i principali lavori del suo primo periodo di attività figurano le composizioni vocali-strumentali Le visage nuptial (1946-1950), Le marteau sans maître (1954), Improvisation sur Mallarmé (1958), alcune sonate per pianoforte, per due pianoforti, per flauto e pianoforte, il Livre pour quatuor à cordes (1949). Si è interessato anche di musica concreta e svolge attività di direttore d'orchestra e di pianista. Dal 1955 ha organizzato a Parigi i concerti del Domaine musical; ha tenuto inoltre corsi di composizione a Darmstadt e insegnato (dal 1960) all'Accademia di musica di Basilea. Caratteristica dell'attività compositiva di B., specialmente negli ultimi decenni del 20º sec., è stata la costante rielaborazione di propri lavori, o di parte di essi, spesso a distanza di molti anni dall'opera originaria, in una forma che egli stesso definisce "a spirale" (Notations per piano, del 1945, viene ripensato in versione orchestrale nel 1980). Ne è derivato un corpus particolare, fitto di relazioni e rimandi interni che attraversano l'evoluzione del linguaggio e della ricerca musicale di Boulez. La creazione nel 1976 dell'IRCAM, del quale è stato direttore fino al 1992, ha impresso un ulteriore impulso a tale percorso; tra le opere ricordiamo ancora: Répons (1980-88, ma in continua evoluzione); … explosante-fixe… (1991-95); Incises per piano (1994); Dérive (1996), che discende a sua volta da Répons; Anthèmes 2 (1997). A partire dagli anni Settanta, e in partic. dalla creazione dell'Ensemble InterContemporain (1975), l'impegno di ricerca e quello di direttore d'orchestra hanno preso il sopravvento. Per il centenario del Nibelungenring ha diretto nel 1976 a Bayreuth un nuovo allestimento della tetralogia di Wagner, poi oggetto di registrazioni audio e video. Tra le sue interpretazioni, fondamentali specie per quanto riguarda il primo Novecento, vanno ricordate inoltre la prima esecuzione integrale di Lulu di A. Berg (1979) e il nuovo allestimento del Moses und Aron di A. Schönberg, presentato nel 1995 ad Amsterdam e nel 1996 al Festival di Salisburgo. Importante anche la produzione saggistica: Penser la musique aujourd'hui (1964), Relevés d'apprenti (1966), Points de repère (1981) e Les neurones enchantés (con J.-P. Changeux e P. Manoury, 2014; trad. it. 2016). Tra i riconoscimenti ricevuti da B. vi sono il Glenn Gould Prize (2002) e il Leone d'oro alla carriera della Biennale Musica di Venezia (2012). Nel 2015, nella ricorrenza del novantesimo anno dalla nascita del maestro, è stata pubblicata sotto il titolo The complete Erato recordings la ristampa completa delle registrazioni da lui realizzate tra il 1966 e il 1992.

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