PERVERSIONI sessuali

Enciclopedia Italiana (1935)

PERVERSIONI sessuali

Giangiacomo Perrando

Le anomalie e perversioni psicosessuali possono essere considerate come follie morali limitate alla sfera delle tendenze sessuali e, per quanto si tratti di anormalità talora compatibili con regolare sviluppo intellettuale e buon comportamento generico, l'anomalia degenerativa è bene spesso rivelata dalla coesistenza di epilettoidismi e da altre rudimentali manifestazioni frenasteniche. Per avere un'esatta idea di queste perversioni è necessario riferirsi all'evoluzione fisiologica della sessualità. Dai primi accenni carnali puramente spinali sino al più puro platonismo dell'amore noi potremmo sorprendere un'infinita serie di elementi costitutivi, ciascuno dei quali può essere considerato come germe che, per il suo squilibrio predominante o per il suo atrofico arresto, viene a costituire il disarmonico sintomo caratteristico ora di questa e ora di quella perversione. Queste particolari frammentazioni degenerative dell'istintività sessuale si possono connettere a precoci e viziate impressioni, a irregolari abitudini ambientali le quali turbano il normale e armonico sviluppo di questa funzione. Da ciò l'importanza di una buona educazione sessuologica e di una rigorosa politica dei costumi.

Si devono peraltro distinguere queste deficienze originarie nella costituzione della psicosessualità dalle eventuali aberrazioni patologiche che si verificano quale manifestazione sintomatica di parecchie vere malattie mentali. Anche in questo caso, come in certe manifestazioni senili, si tratta dei ruderi di una mentalità che si va sgretolando, ruderi che residuano isolatamente a rappresentare ciò che già fu il complesso armonico dei completi componenti dell'edificio fisiologico della psicosessualità. Tali, p. es., l'esibizionismo, i lubrici toccamenti, ecc.

Si distingue altresì la perversione sessuale dalla cosiddetta inversione nella quale l'anormalità consiste essenzialmente ed esclusivamente nelle attrattive per lo stesso sesso. Per quanto taluni autori abbiano pensato che l'omosessualità sia legata a una congenita sostituzione di una mentalità sessuale contraria allo stato anatomico dei proprî genitali, è però da credere che anche l'omosessualità trovi la sua spiegazione nell'indifferentismo degenerativo delle tendenze, ossia in una condizione di parziale o mancata differenziazione psicosessuale con rafforzato esaltamento dell'attrattiva omosessuale e anafrodisia o repulsione eterosessuale. Talora si tratta di equivalenti dati da spinte ambientali come nei collegi, nelle carceri, a bordo, ecc.

D'altronde è da tener presente l'originaria bisessualità dell'uomo (v. ermafroditismo).

È superfluo specificare le varie lussuriose modalità con cui si può esplicare l'omosessualità la quale si verifica anche nelle donne col tribadismo, lesbismo o saffismo, ecc. Altre volte le perversioni o inversioni psicosessuali dànno luogo ad attrattive puramente platoniche e romantiche e altre volte ancora si manifestano con tendenze al travestitismo ossia col piacere di camuffarsi con abiti, biancheria e ornamenti proprî del sesso opposto.

Fra le anomalie e perversioni più frequenti, sintomatiche od originariamente degenerative, citeremo la satiriasi nel maschio e la ninfomania nella donna a lato all'anafrodisia o frigidità; gl'infantilismi libidinosi; le bestialità; il feticismo consistente nella soddisfazione al contatto di oggetti, più che della persona, dell'altro sesso. Quest'ossessiva tendenza al possesso del feticcio, semplice simbolo di sessualità incompleta, giunge talora a irrefrenabile impulsività per furti d'abbigliamenti ovvero anche all'atto dei noti tagliatori di trecce. Il simbolismo olatonico si può perfino collegare al misticismo esplicantesi in forma erotica. Il sadismo (così chiamato dai romanzi di D.-A.-F. de Sade) consiste nella soddisfazione carnale che si accompagna alla violenza, al sangue e perfino all'omicidio per libidine come nel caso degli sventratori e strangolatori, nel caso del vampirismo e, perfino, del cannibalismo. La necrofilia (attrattiva per cadaveri) è forma affine al sadismo di cui si hanno forme simboliche tra i profanatori di tombe e di cimiteri ovvero di oggetti mortuarî o luttuosi. Per contro il masochismo (che prende il nome dai romanzi di L. v. Sacher-Masoch) riguarda le attrattive a subire violenze o umiliazioni da parte della persona amata; quindi tendenza a subire flagellazione ovvero a essere sporcati da escrementi o anche feriti a sangue.

L'importanza medico-legale delle psicopatie sessuali è notevole. Spesso si tratta di degenerati con stigmati somatiche. Qualche volta si riscontrano caratteri complementari del sesso opposto (androgini, ginandri) con relative metamorfosi del carattere. Spesso riesce difficile la valutazione della responsabilità. Occorre tenere presente che se molte volte la perversità del vizioso o del traviato è compatibile con l'imputabilità morale e giuridica, altre volte invece si può trattare di estrinsecazione sintomatica di una vera e propria malattia mentale da curare pertanto con l'internamento manicomiale.