Patrasso

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(gr. Πάτραι) Città della Grecia (161.114 ab. nel 2001), nel Peloponneso settentrionale, a 170 km circa da Atene. Capoluogo del nomo di Acaia. Posta in una pianura costiera alluvionale circondata da montagne, sulla sponda sud-orientale del golfo omonimo, comunica a O con il Mare Ionio e a E, mediante uno stretto braccio di mare, con il Golfo di Corinto. È, per popolazione, la terza città della Grecia. Porto importante per merci e passeggeri, è notevole centro industriale (industrie tessili, della carta, della gomma e alimentari).

P. appartenne alla lega achea e dal 281 a.C. a quella regionale, con Tritea, Dime e Fere. Dopo la resistenza contro l’invasione gallica (279), perse importanza politica, conservando però quella logistica dovuta al suo porto: fu perciò contesa nelle guerre civili tra Cesare e Pompeo e tra Antonio e Ottaviano. P. fu uno dei primi centri cristiani della Grecia (qui si voleva fosse stato crocifisso l’apostolo Andrea, poi patrono della città). La sua importanza geografica proseguì nel Medioevo e in età moderna. Dopo essere stata a lungo centro del cristianesimo e di resistenza ai Turchi, fu incendiata da Murād II (1440) e poi contesa fra Turchi e Veneziani. Rimase ai Turchi fino al 1821, quando iniziò a P. la guerra per l’indipendenza della Grecia, ma fu liberata dalle truppe del generale francese N.-J. Maison solo nel 1828. Nella Seconda guerra mondiale la liberazione della Grecia dagli occupanti tedeschi iniziò con uno sbarco alleato a P. nel 1944.

La città antica era sorta dall’unione di tre abitati rurali, localizzabili in un’area che presenta tracce di insediamenti almeno dal periodo miceneo: l’Aroe, il cui sito sembra identificarsi con l’acropoli della futura P., l’Antheia e la Mesatis. Aveva lunghe mura che la collegavano con il porto. Sull’acropoli era il celebre tempio di Artemide Lafria. Si conservano resti di strutture testimoni di una particolare fioritura di P. nei sec. 2° e 3°: vie lastricate, costruzioni pubbliche, dimore private, installazioni portuali, un ponte sul fiume Meilichos, necropoli e monumenti funerari.

Golfo di P. Arco che la costa settentrionale del Peloponneso presenta tra Capo Papas e Capo Drepano. Le coste sono pianeggianti.

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