Paragiudiziario

NEOLOGISMI (2018)

paragiudiziario


(para-giudiziario), agg. Collegato, che affianca l’amministrazione della giustizia.

• In altre parole, il finanziamento pubblico riduce la concorrenza politica, favorisce la cristallizzazione del sistema politico e la sua trasformazione in un sistema oligopolistico di potere. In una Casta, appunto. In secondo luogo ‒ e le attuali vicende giudiziarie e paragiudiziarie lo dimostrano ad abundantiam ‒ il finanziamento pubblico non elimina affatto il finanziamento occulto ottenuto tramite tangenti. Si somma, semmai, ad esso in una spirale corruttiva e di malaffare. (Francesco Perfetti, Tempo, 31 luglio 2011, p. 4, Primo Piano) • «Sento la responsabilità di lavorare per garantire, ai 23 componenti della giunta, le migliori condizioni per prendere le decisioni. Che non possono essere condizionate dalle emozioni o da ragioni meramente politiche. La giunta è un organismo paragiudiziario che si esprime su questioni delicate che spesso investono le libertà individuali» (Dario Stefàno intervistato da Liana Milella, Repubblica, 8 giugno 2013, p. 16, Politica) • [Matteo] Renzi però da queste orecchie non ci sente e, sia lui che la [Maria Elena] Boschi (a tutti gli effetti sempre più vice premier, nonostante le vicende para-giudiziarie che oramai la toccano a pie’ sospinto) vogliono votare il ddl entro questa settimana, se possibile addirittura già domani. (Igor Traboni, Giornale d’Italia, 12 aprile 2016, p. 1, Prima pagina).

- Derivato dall’agg. giudiziario con l’aggiunta del prefisso para-.

- Già attestato nella Stampa del 17 maggio 1972, p. 14, Cronache dello Sport (Guido Guidi).

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Oligopolistico