PAOLO II papa

Enciclopedia Italiana (1935)

PAOLO II papa

Mario Niccoli

Pietro Barbo nacque da una nobile famiglia veneziana il 23 febbraio 1417. Nipote di Eugenio IV dal lato materno, dovette a questo papa la sua educazione ecclesiastica e l'elevazione al cardinalato (1440), prima col titolo di S. Maria Nuova, quindi con quello di S. Marco. Morto Eugenio IV, anche durante il governo di Niccolò V e di Calisto III godette d' una posizione influente in curia; non egualmente, sembra, durante il pontificato di Pio II, tanto che, morto questo, l'elevazione del Barbo al pontificato (30 agosto 1464) fu dovuta ai cardinali membri del Sacro Collegio anteriormente al pontificato di Pio II. Il Barbo, però, deluse le speranze in lui riposte, giacché, dopo avere firmato e giurato una capitolazione elettorale che tendeva a diminuire il potere monarchico del papa a tutto vantaggio di quello del Sacro Collegio e che impegnava il papa a una sollecita convocazione del concilio generale, non la rispettò, valendosi del parere di alcuni canonisti. Il pontificato di P. II durò poco meno di 7 anni (il papa morì il 26 luglio 1471) e non si segnala, né dal lato politico, né da quello religioso, per caratteristiche di rilievo. P. mostrò di prendere a cuore la questione della crociata, ma non seppe in questo giovarsi dell'appoggio di Luigi XI re di Francia, i rapporti col quale furono sempre viziati dalle divergenze circa la prammatica di Bourges (v. prammatica sanzione e tanto meno di Giorgio di Podĕbrady re di Boemia (v. XVII, p. 174), col quale anzi venne ad aperto conflitto, essendo quello rimasto tenacemente attaccato ai compactata, con i quali il concilio di Basilea aveva riconosciuto nel 1436 i principali articoli ussiti. In Italia P. disperse le sue forze in guerriglie e contrasti tutt'altro che fortunati, con Napoli e Venezia, e dovette acconciarsi (1470) a riconoscere la signoria di Roberto Malatesta su Rimini. In Roma si rese benemerito, fra l'altro, per la costruzione del Palazzo Venezia, per i lavori eseguiti in S. Marco, per lo spirito di comprensione col quale incoraggiò il diffondersi dell'arte della stampa. Nel progresso del Rinascimento, il pontificato di P. II segna una battuta d'arresto: personalmente colto ed esperto raccoglitore di oggetti artistici, egli si mostrò particolarmente avverso allo spirito paganeggiante dei circoli umanistici romani; chiuse l'Accademia romana di Pomponio Leto accusata, pare senza fondamento, di cospirare contro il papa, e fece mettere sotto processo lo stesso Pomponio Leto e il Platina, il quale si vendicò lasciandoci nelle sue Vite dei pontefici un profilo eccessivamente parziale di P. II. Va ancora ricordato che a questo papa si deve la disciplina del giubileo.

Bibl.: L. von Pastor, Storia dei papi, trad. it., II, Roma 1911, pp. 279-426; E. Amann, in Dictionnaire de théologie catholique, XII, coll. 3-8 (con particolareggiata bibliografia e indicazione delle fonti).

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