PALMIPEDI

Enciclopedia Italiana (1935)

PALMIPEDI

Alessandro Ghigi

. Gruppo artificiale di Uccelli caratterizzati dall'avere le dita palmate, che li rendono ottimi nuotatori. Questa circostanza fa sì che la grande maggioranza dei Palmipedi viva sulle coste dei mari, cibandosi di pesci e d'altri animali acquatici, mentre altri, in numero minore, popolano laghi, fiumi e specchi d'acqua in genere, dove qualche specie si nutre anche di erbe palustri. In tutti i Palmipedi è molto sviluppata la ghiandola dell'uropigio, che secerne una sostanza oleosa capace di aumentare l'impermeabilità delle penne; è pure molto abbondante in essi la lanuggine, che forma uno strato caldo sotto il complesso delle penne di contorno. I piedi non sono in generale molto alti, anzi predominano stature basse; in tutto il resto si nota la maggiore varietà di conformazione, di abitudini e di facoltà. L'espressione "Palmipedi" non ha dunque valore scientifico, e, nelle classificazioni moderne, questi uccelli sono distribuiti nei sottordini degli Anseriformi (Cigni, Oche, Anitre), Podicipediformi (Colimbi e Tuffetti), Ciconiiformi (Cicogne, Pellicani, Marangoni), Procellariformi (Tubinari), Aptenoditiformi (Pinguini), Caradriiformi (Pivieri, Gabbiani). Tutti i Palmipedi peraltro, eccetto i Gabbiani e le Folaghe, sono riuniti, insieme con le Palamedee, le Cicogne, gli Aironi e i Rapaci diurni, nell'ordine dei Pelargorniti, che forma da solo quasi tutta la serie dei Paleopterigi o Uccelli più antichi (v. uccelli).