Città della Sicilia, di cui rappresenta la maggiore agglomerazione urbana, oltre che il capoluogo della regione amministrativa. Il nome antico di Palermo (gr. Pánormos, lat. Panormus) fu dato dai navigatori greci, ma la città è di origine fenicia e forse si chiamava in punico ziz («fiore»). Palermo ...
Comune della Sicilia (158,9 km2 con 657.561 ab. al censimento del 2011, divenuti 647.422 secondo gli ultimi rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo di regione, situato sulla costa nord-occidentale dell’isola, all’interno dell’omonimo golfo; si estende nella breve pianura detta Conca ...
Crocevia mediterraneo di culture
Capoluogo della Sicilia, Palermo sorge in una baia ai margini occidentali della Conca d’Oro. Celebrata da Goethe, il grande poeta tedesco innamorato della «terra dove fioriscono i limoni», la città trae fascino e prestigio da una storia ricchissima e gloriosa, che ...
La Palermo conosciuta da Federico nella sua infanzia era la città descritta, alla fine dell'età normanna, dall'ignoto cronista antisvevo indicato come il cosiddetto Falcando. In quello stesso scorcio del sec. XII, negli anni fra il 1195 e il 1197, Palermo era rappresentata in una celebre miniatura (la ...
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, situata sul mar Tirreno, nella parte occidentale della conca d'Oro, e dominata a N dal monte Pellegrino.
Urbanistica ...
(XXVI, p. 59; App. I, p. 915; II, II, p. 487; III, II, p. 355)
Per dati statistici provinciali v. sicilia (Tabelle), in questa Appendice.
Architettura e urbanistica. - Tra il 1951 e il 1991 la popolazione residente del comune è passata da 490.692 a 698.556 unità e l'area urbanizzata da circa 20 km2 ...
L'unica volta che D. menziona esplicitamente Palermo è per bocca di Carlo Martello, il quale dà un quadro molto vivo e immediato della situazione siciliana (Pd VIII 67-84). In particolare al v. 75 sembrano essere riportate alla lettera le grida della popolazione palermitana contro la mala segnoria angioina. ...
(XXVI, p. 59; App. I, p. 915; II, 11, p. 487). - L'aumento demografico di PALERMO, già cospicuo dal 1936 al 1951, quando la popolazione residente del comune aumentò da 411.879 a 490.692 ab., si è in questi ultimi anni accentuato: al censimento del 15 ottobre 1961 il comune comprendeva 587.063 ab. Questo ...
(XXVI, p. 59; App. I, p. 915). - Negli anni precedenti la guerra, era stata portata a buon punto una vasta opera di bonifica urbana intrapresa nei quartieri vecchi della città: nelle adiacenze di via Porta Castro, di piazza Magione, lungo via Volturno e a destra e a sinistra di via Maqueda tra le piazze ...
(XXVI, p. 59). - Sviluppo demografico (p. 61). - Secondo l'ultimo censimento (1936) la popolazione del comune di Palermo è di 417.400 abitanti di cui 199.941 maschi e 217.459 femmine. I coniugati erano 144.908, i vedovi 26.110 (5886 maschi e 20.224 femmine), i divorziati 29 (14 maschi e 15 femmine).
Nel ...
(A. T., 27-28-29). - Città della Sicilia. Il nome ch'essa porta è di schietta origine greca, Πάνορμος, e significa "tutto porto": esso, più che dall'aspetto topografico attuale, è giustificato da quello antico della città, quando il mare penetrava profondamente nella parte più bassa del piano, su cui ...
cuba s. f. [dall’arabo qubba «vòlta»], ant. – Cupola (rimane nel nome del palazzo arabo-normanno di Palermo). In Sicilia, anche tipo di pozzo campestre chiuso e con cupola.
còccio2 s. m. [voce merid., prob. da coccio «granello, acino»]. – Antica unità di misura di massa e peso per metalli preziosi usata a Palermo e pari a 0,0551 grammi.