PALERMO

Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)

PALERMO (XXVI, p. 59)


Sviluppo demografico (p. 61). - Secondo l'ultimo censimento (1936) la popolazione del comune di Palermo è di 417.400 abitanti di cui 199.941 maschi e 217.459 femmine. I coniugati erano 144.908, i vedovi 26.110 (5886 maschi e 20.224 femmine), i divorziati 29 (14 maschi e 15 femmine).

Nel censimento del 1931 fu fatta un'indagine sulle abitazioni non ripetuta in quello successivo, che diede per la città di Palermo un complesso di 84.597 abitazioni, con un totale di 228.177 stanze. Una lieve diminuzione è da notare sulla nuzialità e natalità dal 1931 al 1936, compensata in parte dalla diminuzione della mortalità. Si ha infatti, nel 1936, una nuzialità del 6,0 per mille in confronto del 6,2 per mille del 1931, e una natalità del 25,2 per mille contro il 27,6 per mille del 1931. In complesso la mortalità è, nel 1936, del 15,6 contro il 18,1 per mille del 1931. Si ha così un'eccedenza della natalità sulla mortalità del 9,6 per mille contro il 9,5 per mille del 1931. Il miglioramento è sensibile per quanto riguarda la mortalità infantile: i nati-morti dal 4,2 per cento del 1931 si sono ridotti al 3,5 per cento, e nel primo anno di vita la mortalità dal 120,5 per mille del 1931 si è ridotta al 102,9 per mille, nel 1936.

Anche il rapporto degli illegittimi ai legittimi è migliorato per una diminuzione dal 54,5 per mille al 48,2 per mille.

Accademie, società culturali (p. 69). - La Biblioteca filosofica, già eretta in ente morale col r. decr. 16 ottobre 1934, è stata successivamente chiamata a costituire la classe di scienze filosofiche della R. Accademia di scienze, lettere ed arti di Palermo, il cui statuto è stato quindi modificato in modo da comprendere quattro classi.

La Società siciliana di storia patria è stata fusa nella R. Deputazione di storia patria della Sicilia, con le analoghe società di Messina e di Catania.

Istituti di cultura e biblioteche (p. 69). - L'Istituto superiore di scienze economiche e commerciali, aperto nel 1920 con carattere privato, è stato di recente unito alla R. Università, come facoltà di scienze economiche. Anche la R. Scuola di applicazione per gl'ingegneri è diventata una facoltà universitaria.

Al R. Orto botanico è unito un R. Giardino coloniale istituito con legge dell'11 luglio 1913. Alla dipendenza del Ministero dell'agricoltura fuuziona poi, presso l'orto botanico, un R. Osservatorio di fitopatologia per le provincie di Palermo, Trapani e Agrigento.

L' Istituto agrario Castelnuovo, fondato da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, per l'istruzione agraria dei giovani, possiede un magnifico giardino di fronte alla Favorita, ed è suscettibile di grandi sviluppi.

Musei (p. 68). - Oltre alle raccolte svariatissime del Museo nazionale, Palermo possiede alcune raccolte private come quelle Chiaramonte-Bordonaro, Maiorca-Mortillaro, Santocanale, tutte, specie la prima, ricche d'opere d'arte, sia siciliane, sia italiane e straniere, d'ogni secolo.

Il Museo etnografico ha trovato posto nella Casina cinese della Favorita e comprende le raccolte etnografiche siciliane di Giuseppe Pitrè (costumi, oggetti d'arte popolari, presepî, strumenti dell'artigianato, ricostruzioni d'ambienti) e qualche ricordo storico caratteristico. Ad esso è unito una biblioteca di studî etnografici.

In locali provvisorî nel politeama Garibaldi, c'è una Galleria d'arte moderna comunale, che oltre ai gessi delle opere di Benedetto Civiletti, comprende sculture di A. Ugo, P. Canonica, G. Niccolini e pitture di A. Leto, P. Vetri, F. Loiacono, E. De Maria, N. Giannone, e qualche rappresentanza della pittura italiana e straniera contemporanea.

Presso l'università esiste un interessante museo di geologia che si può considerare fondato da G. Gemmellaro, con le collezioni esistenti già all'università e il lascito Airoldi (1858). Contiene gran numero di fossili di varia provenienza ma soprattutto risultati di scavi fatti nella Sicilia e nelle piccole isole circostanti.

La Provincia (p. 72). - Popolazione. - La popolazione della provincia di Palermo, secondo il censimento del 21 aprile 1936, è di 882.659 abitanti di cui 428.377 maschi. Dal 1931 al 1936 la natalità è diminuita dal 28,0 per mille al 25,3 per mille e la nuzialità è passata dal 6,5 al 6,4 per mille, la mortalità è passata dal 18 per mille al 14,6 per mille. La mortalità infantile è diminuita, nel primo anno di vita, dal 125,1 al 102,9 per mille.

Risorse economiche. - Il contributo che la provincia di Palermo, dal punto di vista delle risorse geologiche, può dare alla lotta per l'autarchia è limitata dalle seguenti condizioni:

Il Palermitano è costituito di formazioni geologiche di varia natura quasi esclusivamente sedimentaria (calcari di varî tipi, dolomie, gessi, marne, argille, arenarie, sabbie, ecc.), dal Permocarbonifero al Quaternario, assai interessanti per la notevole ricchezza dei giacimenti fossiliferi e per le caratteristiche della struttura tettonica. Degna di rilievo la presenza di alcuni piccoli centri vulcanici spettanti all'era secondaria (Roccapalumba, Vicari, Giuliana). Sono sviluppati i fenomeni carsici (inghiottitoi, grotte).

La produzione attuale delle miniere occupa un posto assai modesto rispetto al resto della Sicilia ed è rappresentata essenzialmente dallo zolfo (miniere di Lercara, produzione circa 6000 tonn. annue). Esistono poi cospicui giacimenti di salgemma, di gesso, di scisti bituminosi; emanazioni di gas infiammabili, indizî di petrolio (Lercara, Petralia, ecc.) e acque termominerali (Palermo, Termini, Cefalà Diana, Sclafani), utilizzate in stabilimenti di cura.

Varietà degna di nota offrono i materiali edili: marmi rossi (es. Piana dei Greci) marmi grigi spesso brecciati (es. Billiemi), lumachelle (Carini, Cefalù), calcari da costruzione (es. i tufi dell'Aspra) e da calce, arenarie, argille plastiche per laterizî.

(tav. X, in basso). - La figura rappresenta il Monte Pellegrino visto da Mondello.

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