PAGANESIMO

Enciclopedia Italiana (1935)

PAGANESIMO

Alberto Pincherle

. È il nome con il quale si suole designare il complesso delle credenze religiose dei pagani. Quanto a quest'ultimo termine, oggetto di discussione è non l'etimologia (da pagus "villaggio"; v. pago), ma il trapasso semantico per cui esso finì col designare, da parte dei cristiani, i seguaci del vecchio politeismo. Le varie spiegazioni si possono ricondurre a due sistemi: quello secondo il quale i pagani sarebbero stati effettivamente gli abitanti delle campagne, nelle quali il cristianesimo si diffuse più tardi e lentamente; e quello che risale al significato che paganus ha pure nel latino classico, di "civile" o "borghese" in contrapposizione a militare, in quanto i cristiani si consideravano appartenenti alla militia Christi. In sostegno di tale spiegazione si suole addurre un noto passo di Tertulliano (De cor. mil., 11): "Apud hunc (Dio) tam miles est paganus fidelis (credente), quam paganus est miles fidelis (fedele all'imperatore)". Mentre per il primo sistema la designazione di pagani in senso religioso non potrebbe per ovvie ragioni essere anteriore al sec. IV, per il secondo essa troverebbe almeno un addentellato nell'atteggiamento in genere ostile che il cristianesimo primitivo assunse di fronte alla milizia.

Oltre che agli aderenti ai vecchi culti del mondo classico, l'appellativo di pagani è stato poi esteso ai politeisti in genere, anzi a tutti coloro che non erano né ebrei né cristiani, e quindi anche ai musulmani. Ma la coscienza del valore originario del termine è in gran parte ancora viva, e quindi per pagani si designano oggi comunemente i seguaci del politeismo vero e proprio; e per paganesimo s'intende soprattutto quello del mondo classico greco-romano. Anzi, spesso si specifica, parlando di paganesimo greco e di paganesimo romano. Ché di paganesimo come d'un sistema religioso non è il caso di parlare: dovendosi in esso distinguere le diverse religioni nazionali, i misteri, i culti astrali, ecc., in sé e nelle loro relazioni reciproche. Il termine offre tuttavia il vantaggio di fornire una denominazione comprensiva per tutte le correnti religiose politeistiche dell'antichità, in antitesi soprattutto al cristianesimo che le vinse e annullò, pure permanendo nel costume sopravvivenze di usi antichi.

Presso gli Ebrei, il termine güy "popolo" finì con indicare, specie al plurale güyīm (greco τὰ ἔϑνη), popolazioni straniere, in contrapposizione a Israele, e quindi i "pagani": in modo più comprensivo che non ‛arel "incirconciso".

Per il significato di paganus: T. Zahn, in Neue kirchliche Zeitschrift, 1895; A. Harnack, Militia Christi, Tubinga 1905; J. Zeiller, Paganus, Parigi 1917 (Collectanea Friburgensia, n. s., XVIII).

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