Ostetricia

Dizionario di Medicina (2010)

ostetricia


Branca della scienza medica che studia la fisiologia e la patologia della gravidanza, in rapporto tanto allo stato di salute della gestante, quanto al soddisfacente sviluppo del prodotto del concepimento, e i problemi di vario ordine inerenti all’espletamento del parto e al puerperio. È strettamente connessa con la ginecologia, che ha per oggetto lo studio della fisiopatologia e delle malattie dell’apparato genitale femminile.

Cenni storici

La storia della moderna o. ebbe inizio nel 19° sec. con l’assistenza antisettica al parto e la narcosi eterea e cloroformica. Nella seconda metà del secolo fu realizzato un netto miglioramento nella prognosi del parto cesareo, grazie ai miglioramenti delle tecniche di sutura e a progressi dell’antisepsi. Sul finire del sec. 19°, e ancor più nel 20°, si affermò nell’o. un indirizzo biologico, che permise di affrontare i vari aspetti del rapporto madre-feto in un piano diverso: furono studiati il meccanismo dell’annidamento dell’uovo fecondato, i mutamenti fisiologici e patologici della gravidanza, i vari aspetti del metabolismo della vita endouterina, ivi compresi il ruolo fisiologico della placenta e la fisiologia del liquido amniotico. Successivamente sono stati affrontati i fenomeni d’ordine endocrino e immunitario, la tecnica del parto pilotato, l’incompatibilità di gruppo materno-fetale.

Tecniche diagnostiche

L’o. è in grado di seguire lo sviluppo fisiologico del feto e di individuare nel corso della gravidanza l’insorgenza di condizioni patologiche che prima erano riconosciute alla nascita; questi progressi sono dovuti principalmente alle acquisizioni della ormonologia della gravidanza, alla possibilità di esaminare il liquido amniotico (amniocentesi), e di ricostruire l’immagine del feto o di suoi organi mediante gli ultrasuoni. L’ecografia, attraverso la misurazione della lunghezza di alcuni diametri fetali, consente acquisizioni sullo sviluppo fisiologico del feto, sulla sua vitalità, sulla sua posizione, su eventuali patologie, sull’eventuale condizione di gravidanza plurima, sullo sviluppo di una mola vescicolare; permette una corretta pelvimetria. Deve infine essere ricordato che nelle condizioni di sofferenza fetale può essere effettuato un controllo continuo o ravvicinato della frequenza cardiaca del feto mediante monitoraggio cardiotocografico; anche l’equilibrio acido-base può essere controllato, mediante microprelievi di sangue dal cuoio capelluto del feto. Tali tecniche forniscono l’indicazione per interventi terapeutici.

Le operazioni ostetriche

Gli interventi ostetrici sono rivolti a realizzare o a facilitare l’estrazione del prodotto del concepimento: l’induzione del parto prematuro; le varie tecniche di rivolgimento; l’acceleramento o il completamento della dilatazione del collo dell’utero; il parto distocico; il parto cesareo; l’episiotomia; il secondamento artificiale. Rientrano fra le operazioni ostetriche anche l’estrazione di feto morto, la sutura o l’asportazione dell’utero che si è lacerato durante il parto.