Zadkine, Ossip

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Scultore (Smolensk 1890 - Neuilly 1967). A Parigi dal 1909 (prese la cittadinanza francese nel 1921), aderì al cubismo, in maniera tutta personale, volta a evadere verso espressioni liriche, sciolte dal rigore geometrico. Le ricerche successive di Z. sono tese a piegare la materia alla sua propria carica emotiva, via via più intensa, fino a una dinamica e raffinatissima visione multipla (1940 circa). L'esperienza della tragedia bellica, sia pure vissuta da spettatore (nel 1939 si era rifugiato negli USA), interiorizza la sua visione, rendendola nello stesso tempo più partecipe alla vita: il monumento commemorativo della distruzione di Rotterdam (1948-53, presentò il bozzetto alla Biennale di Venezia del 1950, dove ottenne il Gran premio per la scultura) è appassionata protesta; altre opere come Orfeo (1948; Duisburg, Lehmbruck Museum) e il Poeta (1954; Parigi, Musée Zadkine) sono fra le sue più intense evasioni liriche. Z. ha svolto importante attività didattica nel suo atelier parigino (ora Musée Zadkine) e all'Académie de la grande chaumière.

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