ORTIGARA

Enciclopedia Italiana (1935)

ORTIGARA

Amedeo Tosti

. Monte nelle Prealpi Vicentine, 15 km. a N. di Asiago, che si innalza con due vette a 2105 e 2101 m.

La battaglia dell'Ortigara. - Durante la guerra mondiale la controffensiva italiana del luglio 1916 si era arrestata sull'altipiano dei Sette Comuni a contatto della linea nemica che, staccandosi dal baluardo montano affacciato sulla Val Sugana, per M. Ortigara, M. Campigoletti, M. Chiesa, M. Forno, M. Colombara, si raccordava allo Zebio: da questa linea, per natura forte e potentemente munita, gli Austriaci dominavano le vie d'invasione dell'altipiano, minacciando le spalle dell'esercito schierato nel Cadore, nella Carnia e sull'Isonzo. Si pensò, perciò, fin dall'autunno del 1916, di tentare la riconquista di questa linea; l'azione, più volte rimandata, fu alfine iniziata, nella prima metà di giugno 1917, dalla 6ª armata (gen. Mambretti), nuova grande unità costituita dal comando supremo dopo l'offensiva austriaca nel Trentino, con le truppe dell'altipiano d'Asiago e della Val Sugana. Partecipavano all'azione il XX Corpo d'Armata (gen. Montuori) a nord, e il XXII (gen. Negri di Lamporo); vi concorrevano anche il XXVI Corpo d'Armata (gen. Fabbri) sulla sinistra del XXII, e il XVIII (gen. Etna), dislocato in Val Sugana.

Sotto una fitta cortina di nebbia, che ostacolò gravemente il tiro delle nostre artiglierie, l'azione fu iniziata il mattino del 10 giugno. Nelle prime ore del pomeriggio le truppe della 52ª divisione, quasi tutte costituite da battaglioni alpini, espugnavano, con aspra lotta il passo dell'Agnella e la quota 2101 del monte Ortigara: la vetta di questo, ancora protetta da reticolati intatti, resistette a numerosi attacchi. Sulla sinistra, nel tratto monte Campigoletti-Zebio, l'azione non ebbe risultati parimenti favorevoli. Il monte Forno, occupato dalla 29ª divisione, fu ripreso dall'avversario. Benché in posizione precaria, malamente collegate e rifornite, martellate dall'artiglieria avversaria e ripetutamente contrattaccate, le truppe dell'Ortigara mantennero la loro conquista, e il giorno 19, con un nuovo, impetuoso attacco, i battaglioni alpini dell'8° e 9° gruppo (raggruppamento Di Giorgio) attaccarono decisamente la vetta dell'Ortigara (m. 2105) impossessandosene e catturando oltre mille prigiomeri. Il comando austriaco, però, fatti accorrere rinforzi e chiamato sul posto uno dei generali più abili nella guerra di montagna, il Goiginger, nelle prime ore del mattino del 25 giugno sferrava una violenta controffensiva. Alpini, bersaglieri e fanti della brigata Regina si batterono disperatamente, ma alla fine la vetta dell'Ortigara, coperta di cadaveri, rimase in mano al nemico. Il 29, fu sgomberato anche il Passo dell'Agnella.

Così, con un glorioso insuccesso, si chiuse questa eroica offensiva, non scevra di alcune manchevolezze di preparazione e di esecuzione. Essa, tuttavia, per i sacrifizî eroicamente affrontati e il sangue versato, costituisce uno dei piu alti titoli d'onore per le nostre truppe, specialmente per quelle alpine.

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